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Cronaca Ceriano Laghetto

Nei boschi delle Groane a ripulire le aree dello spaccio: c'è anche il sindaco

Dante Cattaneo, primo cittadino di Ceriano Laghetto, con le guardie ecologiche

Per un mese le stazioni di Ceriano-Solaro, Ceriano-Groane e Cesano-Groane della linea ferroviaria S9 sono rimaste chiuse: decisione del prefetto di Monza, in collaborazione con gli enti interessati e le forze dell'ordine. Motivo: troppi spacciatori. Il Parco delle Groane è omai di fatto regno incontrastato dei pusher e, nonostante l'impegno costante dei carabinieri, il fenomeno non viene sradicato. Così la decisione traumatica, dalle 10 alle 17 di ogni giorno, in modo da limitare comunque i disagi per i pendolari.

Una dose di eroina al Parco delle Groane costa poco e il passaparola tra i tossicodipendenti è estremamente rapido. Il riammodernamento della linea Saronno-Seregno ha fatto il resto: il Parco è diventato facilmente accessibile e si calcolano circa 200 acquirenti di droga al giorno che usano il treno per recarsi nei sentieri intricati, dove gli spacciatori possono vendere l'eroina con estrema facilità.

Degrado porta degrado e i treni sono stati utilizzati anche da una baby-gang di rapinatori. Il sindaco di Ceriano Laghetto, il leghista Dante Cattaneo, invoca le forze dell'ordine 24 ore su 24. E, a fine agosto, insieme alle guardie ecologiche volontarie si è recato di persona nel Parco delle Groane per ripulire l'area dai rifiuti. Sono state trovate anche due capanne, probabilmente giaciglio degli spacciatori. Naturalmente sono state distrutte. L'ultima proposta di Cattaneo è costringere i pusher a ripulire essi stessi il parco, dopo essere stati arrestati.

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