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Cronaca

Conti in Svizzera, c'è Ferrari: l'ex direttore dell'autodromo e i suoi quattro milioni di euro

Nella lista Falciani compare anche il nome di Enrico Ferrari. Nel 2010 l'ex direttore dell'autodromo avrebbe fatto rientrare in Italia più di due milioni

Un vero e proprio tesoro fatto fruttare in Svizzera e riportato in Italia tra il 2009 e il 2010, grazie allo scudo fiscale varato dall'allora governo Berlusconi. Quattro milioni e centomila euro di proprietà di Enrico Ferrari, ex direttore generale dell'autodromo di Monza. 

C'è anche il nome dell'ex numero del circuito tra i clienti della banca svizzera Hsbc, l'istituto di credito elvetico che ospitava qualcosa come cento miliardi di dollari provenienti da tutto il mondo. 

Nei forzieri svizzeri, racconta "Il Giorno", c'erano anche gli investimenti di Ferrari: quei quattro milioni di euro, che la magistratura monzese ha in parte sequestrato nell'ambito dell'inchiesta che vede l'ex direttore dell'autodromo accusato di vari reati fiscali. 

Secondo gli investigatori della Guardia di Finanza, infatti, il patrimonio sarebbe stato accumulato usando soldi in realtà destinati alla Sias, la società che gestisce l’autodromo. Proprio su questo patrimonio i finanzieri, coordinati dal pm Walter Mapelli, hanno chiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Monza, Giovanni Gerosa, il sequestro preventivo. 

Il giudice ha autorizzato il blocco di un capitale in grado di coprire quanto Ferrari e l’ex presidente di Sias, Claudio Viganò - anche lui indagato -, avrebbero dovuto dichiarare e invece non avrebbero fatto. Oggetto delle indagini che hanno portato al sequestro, un giro sospetto di biglietti venduti in nero e presunte fatture per operazioni inesistenti che sarebbero alla base di una maxi evasione fiscale per circa tre milioni di euro.

Secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori, Ferrari avrebbe creato un sistema di incassi in nero che non comparivano nei libri contabili della Sias. 

E' stato lo stesso Ferrari, contattato telefonicamente da "Il Giorno", a confermare che "nel 2009 ho scudato tutto e sono rientrati in Italia quei capitali che erano di vecchissima data". 

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