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Cronaca

Monza si trasforma in un set cinematografico: riprese in città per raccontare arte e vita di Morgan

Le riprese sono in programma sabato 19 e domenica 20 per la realizzazione del docu-ritratto sull'artista monzese per la serie "Cani Sciolti" con la regia di Mimmo Calopresti

Raccontare Morgan, la sua musica e la sua verità misteriosa, attraverso la sua arte e i luoghi della sua città. Monza si trasforma in un set cinematografico sabato 19 e domenica 20 maggio e ospita le riprese di "Cani Sciolti" sotto la regia di Mimmo Calopresti che proprio nel capoluogo brianzolo lavorerà a un docu-ritratto dedicato all'artista e prodotto da Loft Produzioni, la nuova piattaforma televisiva della società editoriale de Il Fatto.

"Vi racconterò qualcosa di Morgan che nessuno ancora sa, e che nemmeno io so. Per carpire la sua verità misteriosa, il suo mondo nevrotico e istintivo" ha annunciato Mimmo Calopresti che prima di "tratteggiare" il ritratto di Marco Castoldi si ha raccontato storia e arte di Abel Ferrara, Omar Pedrini, Eduard Limonov e Valeria Bruni Tedeschi. 

A Monza "si gira" sabato 19 e domenica 20 maggio: per raccontare Morgan il regista ha scelto di immortalare l'artista nei suoi luoghi e momenti, tra musica, genio, energia e fragilità. Sabato 19 maggio la telecamera seguirà l’artista tra backstage e palco, in occasione dell’atipico concerto serale che terrà al “Bloom” di Mezzago, insieme al musicista rock inglese MegaHertz. Domenica 20 maggio invece Calopresti scoprirà Morgan, “cane sciolto” di razza, nei suoi luoghi in città.

"Con Morgan, come con gli altri artisti, ho dovuto instaurare un rapporto vero, fatto di fiducia, intimità, di complicità" afferma Calopresti. "Già da prima lo apprezzavo come artista, e inoltre abbiamo amicizie comuni, ma Old Cinema ha fatto il resto: è stata la mia carta d’identità per passare il confine con lui. Questa è la mia intrusione nella vita di personaggi anticonformisti, che stanno al mondo in un modo non classificabile, se non attraverso la loro stessa storia. Per questo, per catturare la loro verità, faccio in modo di essere molto presente nelle riprese. Così non devono mai recitare davanti alla telecamera: lo faccio io al posto loro, cercando ogni volta di scoprire qualcosa che io stesso non so" ha spiegato Calopresti.

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