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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Meda

"L'inferno esiste solo per chi ha paura", l'ultimo abbraccio a Pinuccia

Con le parole di "Preghiera in gennaio" Silvio, il figlio, ha voluto salutare la madre al termine della funzione. In piedi per tutto il tempo accanto alla bara il marito Sergio. Alla cerimonia funebre erano presenti le più alte cariche civili e militari

Non ha lasciato la sua Pinuccia nemmeno un istante. Il marito Sergio è stato in prima fila durante il corteo funebre che dalla casa dove la donna viveva in corso Italia ha accompagnato la salma nella chiesa di Santa Maria Nascente, e accanto a lei, in piedi con una mano appoggiata alla bara, è rimasto per tutta la funzione, con addosso il peso del vuoto che la sua scomparsa ha lasciato.

In migliaia a Meda mercoledì hanno voluto essere presenti ai funerali di Giuseppina Biella, morta sotto i proiettili nell'attentato terroristico al museo del Bardo a Tunisi, mentre era in vacanza con il marito.

Alla funzione hanno voluto esserci anche le più alte cariche civili e militari del territorio: in rappresentanza del governo era presente il sottosegretario Ivan Scalfarotto, il prefetto di Monza e Brianza, Giovanna Vilasi, l'assessore regionale Fabrizio Sala, il sindaco di Meda, Giovanni Giuseppe Caimi che ha proclamato per l'intera giornata il lutto cittadino, il primo cittadino di Monza, Roberto Scanagatti, il vicepresidente della Provincia Roberto Invernizzi e ancora autorità militari dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e della Polizia Locale. 

Guarda il video dell'ultimo saluto a Pinuccia.

"E' difficile prendere la parola in momenti come questo" ha dichiarato il vescovo ausiliario di Milano Erminio De Scalzi, chiamato a celebrare la funzione funebre. "Le parole non riescono a rendere ragione del dolore che oggi è davvero grande. Tutti ci chiediamo il perchè di questo odio barbaro premeditato che ha portato via la nostra sorella Pinuccia. E allora non resta che rispettare il silenzio" ha aggiunto.

Meda dice addio a Pinuccia, uccisa nell’attentato di Tunisi - Foto ©Signorile/MT

Il vescovo, citando il libro di Giacobbe sul mistero del male, ha anche ricordato la perdita della figlia Sabrina che anni fa la famiglia di Giuseppina Biella ha dovuto affrontare. Ma nonostante il dolore l'appello finale è stato alla speranza: "Non permettete che il male ci vinca" ha detto il vescovo ai fedeli riuniti per l'ultimo saluto a Pinuccia.

Parole di ringraziamento e affetto hanno animato l'intervento di Silvio, il figlio di Pinuccia e Sergio, che ha voluto rivolgere un pensiero particolare alle autorità civili, all'ambasciata e alle forze dell'ordine, insieme agli amici e ai conoscenti che "in questi giorni non ci hanno mai lasciati soli". Al termine della funzione Silvio ha voluto ricordare sua madre con una strofa di una canzone di De Andrè, "Preghiera in gennaio".

"Dio di misericordia/ il tuo bel Paradiso/ lo hai fatto soprattutto/ per chi non ha sorriso/ per quelli che han vissuto/ con la coscienza pura/ l'inferno esiste solo/ per chi ne ha paura".

E con il suo "Ciao Mamma" un lungo applauso ha salutato Giuseppina Biella per l'ultima volta. 

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