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Cronaca

Che cos'è questa storia del furto da un milione di euro al Vittoriale che tocca anche Monza

A ritrovare uno dei gioielli della collezione trafugata, insieme ai colleghi di Salò e Brescia, sono stati i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza

La mostra “Come un oro caldo e fluido” avrebbe chiuso i battenti a breve, brevissimo: venerdì 8 marzo sarebbe stato l'ultimo giorno di apertura al pubblico, poi le opere sarebbero tornate a “casa”. Lo sapevano bene i ladri entrati in azione meno di 48 ore prima: hanno aspettato il momento giusto per colpire. Un colpo studiato nei minimi dettagli, come racconta BresciaToday: trafugati ori, gioielli e sculture per oltre 1 milione di euro (ma la stima è al ribasso). Nel frattempo, prima svolta nelle indagini: ritrovato un “pezzo” che sarebbe andato perduto dai banditi in fuga. 

È questa la cronaca dal Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, il “gioiello” gardesano vittima di un furto clamoroso su cui stanno indagando i carabinieri della compagnia di Salò e i militari specialisti del Nucleo tutela patrimonio culturale di Monza. Al momento si sa poco altro: la banda ha colpito nella notte tra martedì e mercoledì, scassinando una porta di servizio laterale. L'allarme non ha suonato, forse disattivato in tempo: l'amara scoperta mercoledì mattina, alla riapertura delle sale espositive.

La mostra "Come un oro caldo e fluido"

I gioielli e le sculture, come detto, facevano tutti parte della mostra “Come un oro caldo e fluido. Gli ori di Umberto Mastroianni”: opere dell'artista considerato tra i più significativi della scultura del Novecento, scomparso nel 1998 e zio del celebre attore Marcello. La mostra, allestita dalla fine dell'anno, sarebbe proseguita fino all'8 marzo compreso: negli spazi del Museo d'Annunzio Segreto accoglieva 30 gioielli e 20 sculture, una feconda disseminazione di anelli, bracciali, ciondoli, spille, gioielli, lastre e sculture realizzati da Mastroianni tra gli anni '50 e '90 con la tecnica della fusione “a cera persa” o “a colata in oro”, trattando la materia come fosse bronzo o vetro, sempre in fusione.

"Un gioiello è già stato recuperato"

“Sono stati trafugati 50 gioielli di Umberto Mastroianni – il commento di Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale – ma nulla del lascito dannunziano è stato invece fortunatamente toccato. Siamo da subito al lavoro con i carabinieri di Gardone Riviera e di Monza: la prima buona notizia è che un pezzo è già stato recuperato. Stiamo collaborando con le forze dell'ordine per tutelare il Vittoriale, organizzeremo una conferenza stampa sabato per aggiornamenti”.

Solidarietà dalle istituzioni. “Quello avvenuto al Vittoriale è un fatto gravissimo – le parole di Francesca Caruso, assessore alla Cultura di Regione Lombardia –. Esprimo la mia più totale vicinanza a Giordano Bruno Guerri. È un gesto vile che va a colpire uno dei fiori all'occhiello della cultura lombarda. Auspico che le opere vengano ritrovate al più presto e che i responsabili siano assicurati alla giustizia”.

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