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Treno fermo per un'ora e mezza: i viaggiatori "sequestrati" raggiungono a piedi la stazione

Viaggio da incubo mercoledì sera per i passeggeri del convoglio 10874 Milano-Lecco delle 18.52 rimasto bloccato per oltre un'ora e mezza a poche centinaia di metri dalla stazione di Cernusco-Merate, con i passeggeri "bloccati" a bordo del mezzo e impossibilitati a scendere.

A causare i disagi lungo la tratta, e su altre due direttrici Trenord, la Tirano-Sondrio-Lecco-Milano, della Bergamo-Carnate-Milano, è stato un guasto che ha interessato il convoglio 2574 (Milano Centrale 18.43), bloccatosi all'interno di una galleria nei pressi della stazione di Olgiate.

"Sequestrati" a bordo del treno Milano-Lecco, i passeggeri, dopo aver atteso per un'ora e mezza, chiedendo ripetutamente al capotreno di avanzare di centro metri per raggiungere la banchina della stazione e poter scendere dal convoglio, hanno azionato l'apertura di emergenza delle porte e si sono incamminati a piedi lungo i binari. A raccontare quanto successo è stata una pendolare che ha annunciato l'intenzione di sporgere denuncia contro Trenord.

"Il treno 10874 ha sostato per più di un'ora e mezza tra le stazioni di Osnago e Cernusco Merate; a detta di Trenord, per un treno che ne bloccava la circolazione. Una foto da noi scattata però mostra l'assenza di ostacoli e la distanza del treno dalla banchina di circa 100 metri. Alle ripetute richieste di far avvicinare il treno per permettere la discesa, il capotreno insisteva con la versione aziendale dicendo che c'era un ostacolo e non si poteva fare" racconta la viaggiatrice.

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La situazione poi si è sbloccata intorno alle 21 quando, stanchi di aspettare, i viaggiatori hanno deciso di scendere dal convoglio azionando il dispositivo di apertura di emergenza delle porte e incamminandosi tra i binari fino a raggiungere la vicina stazione. "Il treno, dopo un'aggiuntiva ora di attesa, è retrocesso nella stazione di Carnate Usmate (2 stazioni prima) ed è ripartito. Ovviamente i finestrini erano chiusi e c'era totale assenza di collaborazione del personale incaricato" conclude la donna.

Da parte sua Trenord ha fatto sapere che i disagi sono stati dovuti a un guasto a un treno precedente che ha portato l'azienda a riorganizzare la circolazione su binario unico: il treno si è fermato a 100 metri dalla stazione perché, spiegano da Trenord, non poteva procedere senza il segnale di via libera dell'infrastruttura e, in caso contrario, avrebbe commesso una grave contravvenzione.

L'episodio di mercoledì sera è stato solo l'ennesimo disagio a cui hanno dovuto far fronte i viaggiatori brianzoli e lombardi. Nel corso della giornata, lungo la tratta S9, a partire dalla mezzanotte del 30 maggio, Trenord infatti ha cancellato nove corse senza fornire alcuna spiegazione ai viaggiatori che si sono rirovati senza mezzi per raggiungere il posto di lavoro o la scuola. Secondo quanto reso noto pare che le modifiche siano legate a un guasto di un convoglio che effettua servizio lungo la tratta che non è stato possibile sostituire. Dopo una giornata difficile, giovedì per i pendolari della tratta si è ripresentata la stessa situazione con molte corse cancellate senza preavviso. 

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