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Cronaca Nova Milanese

Dopo l'incendio di Nova anche l'Asl rassicura i cittadini: "Nessun provvedimento adottato"

Dopo i risultati delle analisi dell'Arpa l'Asl ha ritenuto opportuno non adottare "provvedimenti sanitari restrittivi per la salute pubblica"

Dopo che anche gli ultimi focolai dell'incendio di Nova Milanese erano stati spenti, venerdì 3 luglio, non era terminato l'intervento dei tecnici al lavoro per scongiurare la presenza di sostanze tossiche attraverso i rilievi e il prelievo di campioni in aree adiacenti a quelle coinvolte dal rogo.

A qualche giorno di distanza dall'incendio che ha divorato la Seruggia Trasporti in via Locateli 38 l'Arpa aveva divulgato i risultati delle analisi sui prelievi effettuati. In una nota l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente aveva fatto sapere che erano "pervenuti i rapporti di prova delle analisi dei campioni prelevati tra il 2 e il 3 luglio a Varedo e a Nova Milanese a seguito dell’incendio del 2 luglio scorso. In entrambe le posizioni di campionamento (Varedo e Nova) i valori rilevati di PCDD-DF sono sovrapponibili (0.21 pgE/mc e 0.24 pgE/mc) e comunque di poco distanti ai valori di fondo (0.01-0.1 pgE/mc) riscontrati in area urbana".

Nonostante l'Arpa non abbia rilevato alcun allarme per le diossine disperse nell'aria a causa della combustione delle sostanze stoccate, dall'ente hanno comunque specificato che in merito ai rischi sanitari la competenza spettava all'Asl.

E così, in seguito all'incendio, anche il personale del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica si è attivato per valutare eventuali interventi in seguito alle risultanze delle analisi.

Dagli uffici dell'Asl fanno sapere che "non si è ritenuto necessario adottare particolari provvedimenti sanitari restrittivi a difesa della salute pubblica". Tra le motivazioni che hanno portato a questa scelta oltre alla breve durata dell'evento con un incendio estinto nell'arco di 24 ore grazie all'impiego di centinaia di persone tra vigili del fuoco, soccorsi e forze dell'ordine, c'è stato anche il postivo apporto dato dalle condizioni meteorologiche di quella giornata "che hanno positivamente consentito la diluizione degli inquinanti in atmosfera, attenuando così le ricadute sul territorio analizzato".

Inoltre, specificano ancora dall'Asl "per gli inquinanti attesi e, quindi, ricercati con le analisi chimiche effettuate, riconducibili così come stabilito da ARPA, in PCDD-DF (diossine), non sono al momento stati stabiliti né a livello europeo né a livello nazionale o regionale valori limite o soglie di riferimento".

Come rilevato dagli stessi dati Arpa i valori riscontrati nei due campionamenti di Nova Milanese e Varedo a ridosso dell'incendio non erano di molto distanti rispetto ai valori di fondo presenti nell'area in condizioni non di emergenza. 

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