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Cronaca

Tre rapine e poi l'inseguimento e il tuffo nel Lambro: carabinieri salvano un uomo

In manette due malviventi, arrestati in flagranza per tre colpi

Tre rapine messe a segno in pochi istanti e un inseguimento che, con testacoda, contromano e pericolose manovre ha attraversato diverse vie di Monza ed è terminato in via Boccaccio. Dopo aver abbandonato la vettura però i malviventi non si sono arresi: mentre uno dei due rapinatori è fuggito a piedi ed è stato raggiunto e fernato dai militari, il secondo si è lanciato nel Lambro e ha rischiato di annegare tra le acque gelide del fiume. A salvarlo sono stati i carabinieri che lo hanno raggiunto e tratto in salvo prima di arrestarlo.

Tre rapine tra Lissone e Monza 

Tutto è cominciato intorno alle 15 di mercoledì quando a Lissone due malviventi hanno avvicinato un automobilista e, puntandogli un'arma contro, una pistola secondo quanto segnalato dalla vittima, lo hanno rapinato della sua Fiat Tipo. A bordo della vettura poi i balordi, armati con due coltelli, si sono spostati a Monza dove hanno messo a segno altri due colpi in strada. Prima è stata derubata un'anziana di 84 anni lungo viale Regina Margherita: la donna è stata avvicinata da un uomo armato di coltello, scaraventata a terra e rapinata della borsa. Meno di dieci minuti dopo i due hanno colpito ancora, questa volta in pieno centro, in via Carlo Alberto. Qui una seconda pensionata, ottantasei anni, è stata avvicinata, spaventata e rapinata. I due colpi, portati a termine con le stesse modalità, hanno fatto capire subito ai militari che con tutta la probabilità si trattava proprio degli stessi malviventi che hanno seminato il panico con una mezz'ora di follia in città prima dell'arresto.

Il folle inseguimento e il tuffo nel Lambro

L'auto sospetta con i due presunti rapinatori è stata intercettata poco dopo da una pattuglia della Compagnia di Monza in viale Cesare Battisti, a pochi passi dalla Villa Reale. Anzichè rallentare la Fiat Tipo ha aumentato la velocità dirigendosi verso via Dante: immediatamente è iniziato un inseguimento pericolosissimo con testacoda, tratti contromano e manovre vietate. I carabinieri, che durante la corsa hanno sempre cercato di evitare che potessero esserci conseguenze per gli automobilisti in transito, sono riusciti a bloccare la vettura in fuga in via Boccaccio, all'ingresso del Parco di Monza posto in corrispondenza del Santuario Madonna delle Grazie. Dopo aver attraversato l'incrocio semaforico con il rosso, la vettura ha saltato letteralmente lo spatritraffico atterrando sull'aiuola. L'auto dei malviventi è stata speronata e ha terminato la corsa all'altezza del ponte sul Lambro, dove non aveva più vie di fuga. Mentre il più giovane dei due, il passeggero, è fuggito a piedi in direzione del convento dove poco dopo è stato raggiunto dagli uomini dell'Arma della stazione di Concorezzo e arrestato, il conducente per sfuggire alla cattura si è lanciato dal ponte sul Lambro, all'ingresso del Parco, restando ancorato al parapetto e chiedendo aiuto ai militari per paura di cadere. Uno dei carabinieri ha cercato di afferrare la presa e di trarre in salvo il fuggitivo. Il malvivente però è caduto nelle acque e ha iniziato a chiedere nuovamente aiuto in quanto non sapeva nuotare e stava per affogare. Un secondo militare ha così raggiunto il collega e entrambi si sono calati nel Lambro per portare a riva l'uomo. 

Il salvataggio e l'arresto

A salvarlo, togliendogli i vestiti per impedire che fosse trascinato dalla corrente, sono stati i carabinieri che, sfidando il pericolo, sono entrati nel Lambro per salvare la vita al malvivente. Una volta condotto a riva, il fuggitivo è stato coperto e tratto in salvo. I due malviventi, un 35enne pluripregiudicato di Desio, e un ragazzo di ventisei anni originario di Napoli, anche lui con precedenti, sono stati arrestati in flagranza di reato per rapina aggravata in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma. A bordo dell'auto infatti sono stati trovati due coltelli, con lame di venti e ventiquattro centimetri, riconosciuti dalle vittime. 

I due ora sono in carcere a Monza.

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