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Istituto Koinè, lettera al ministro: "Venite a vedere quanto lavoriamo"

I docenti non ci stanno. "Da politici e organi di stampa percezione molto distante dalla realtà". E prendono carta e penna scrivendo agli esponenti locali e nazionali

MONZA -  "Venite a vedere quanto lavoriamo, e in che condizioni". Gli insegnanti dell'istituto Koinè di Monza  non ci stanno, e con una lettera inviata al ministro dell'Istruzione Francesco Profumo e in copia alle forze politiche locali chiedono che sia riconosciuto il loro valore. "Dalle parole di politici e organi di stampa risulta una netta separazione tra la percezione dei carichi di lavoro presenti nella professione docente e l’impegno quotidianamente profuso" scrivono gli insegnanti nella missiva.  "Invitiamo quindi i politici locali e nazionali a verificare con una permanenza significativa nel nostro Istituto  la realtà che sembra sfuggire loro data la distanza che intercorre tra il livello decisionale e la vita reale delle scuole pubbliche italiane di ogni ordine e grado".

I docenti riuniti in assemblea sindaale da UIL Scuola  hanno espresso inoltre la loro preoccupazione sul recupero degli scatti di anzianità e sulla cancellazione delle norme a tutela della scuola prevista nella legge di stabilità, quella che una volta si chiamava Finanziaria.

LA SCUOLA - L'Istituto Comprensivo  Koinè, parola greca che significa "in comune", nasce nel settembre 2000 dall'unione di due diverse entità, il V Circolo e la Scuola media S. Pertini. L'accorpamento verticale tra le due istituzioni è nata per necessità del piano di dimensionamento delle scuole monzesi.

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