La Lega Nord ha deciso: Porta è fuori
A settembre spedì una lettera al Corriere. Finì in prima pagina e aprì un caso interno. La decisione presa dal consiglio nazionale.
Alla fine l'hanno espulso. Giancarlo Porta non è più nella Lega Nord. Tre mesi dopo la lettera al Corriere della Sera in cui accusava il partito di essere lontano dalla gente, il consiglio nazionale ha deciso per l'espulsione. La decisione è stata presa nella serata del 3 febbraio, ma il comunicato è di oggi. Una decisione che non giunge inaspettata, se non fosse per la tempistica.
Dopo la missiva, pubblicata in prima pagina dal quotidiano milanese, più di qualcuno prevedeva per Porta vita breve nel partito. Lo stesso borgomastro si diceva pronto ad accettare ogni decisioni sul suo caso. La reazione invece non c'è stata. Il partito ha glissato e preferito aspettare che la situazione sbollisse.
Nel frattempo,molto è cambiato. Gli sbadigli di Bossi alla Camera, la caduta di Berlusconi, la crisi dell'eurozona. E poi il governo tecnico, la Lega che da sola passa all'opposizione, la fronda interna dei maroniani. Una rivoluzione copernicana, nei fatti e nei toni. I tempi in cui La Padania titolava contro il "mafioso di Arcore" e Bossi chiamava il futuro sodale col poco simpatico appellativo di Berluskaz non sembrano più tanto lontani.