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Cronaca Meda

“Sono Giuseppina”: Tunisi ricorda la brianzola uccisa dai terroristi

Alla marcia contro il terrorismo, donne e uomini hanno esposto i cartelli con la scritta "Je suis" e il nome delle vittime. Al museo del Bardo una stele in onore dei morti nell'attentato

Un mare di bandiere rosse. Un lungo, interminabile, corteo di facce tristi ed arrabbiate. E poi quella frase, “Je suis”, diventata “famosa” dopo la strage di Charlie Hebdo, con i nomi delle vittime.

Tra quei nomi, tra i simboli della strage del museo del Bardo di Tunisi, c’è anche quello di Giuseppina Biella, la settantaduenne di Meda uccisa dai terroristi nella capitale tunisina

Domenica in migliaia hanno sfilato per le strade della città per mostrare agli estremisti che le loro stragi non fermeranno mai il percorso democratico e di civiltà che la Tunisia ha intrapreso da un paio di anni a questa parte. Ma anche per ricordare, e per dare il giusto tributo, alle tante vittime - ventidue - cadute sotto i colpi di fucile dei terroristi. 

In testa al corteo, che ha visto la partecipazione di oltre trentamila persone, donne e uomini mostravano fieri la scritta “Je suis”, il nome della vittima e la bandiera del Paese di appartenenza. In mano ad una ragazza, con il classico velo islamico, il cartello: “Sono Giuseppina”. 

Il nome della pensionata di Meda, che si trovava in crociera con suo marito Sergio, è apparso - e apparirà per sempre - anche nel museo del Bardo, dove le istituzioni tunisine hanno sistemato una stele in memoria delle ventidue vittime. 

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Alla manifestazione ha partecipato anche il presidente del consiglio italiano Matteo Renzi, intervenuto per assicurare vicinanza alla Tunisia e per onorare i quattro morti italiani. "La presenza oggi di tanti capi di Stato e di governo porta con sé un messaggio chiaro: noi non la diamo vinta ai terroristi”, ha detto il premier.

“Noi - ha proseguito - continuiamo a combattere affinché gli ideali di pace e di libertà si affermino ovunque. Siamo qui al fianco delle autorità tunisine per dire che l'Italia fa parte di quella vasta fetta dell'umanità che crede nel futuro". Futuro che "non lasceremo in mano agli estremisti". 

Meda dice addio a Pinuccia, uccisa nell’attentato di Tunisi - Foto ©Signorile/MT

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