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Cronaca

Per la metro servono i finanziamenti, l'Associazione HQ: "Monza non ha le carte in regola"

L'Associazione HQ Monza solleva la questione relativa ai finanziamenti per il prolungamento dell'infrastruttura

"Ce la farà Monza ad ottenere il finanziamento statale per prolungare la M5 sino a Villa Reale e Ospedale San Gerardo?".

A sollevare la questione relativa al prolungamento della metroplitana fino a Monza e alle relative richieste di finanziamento è stata l'Associazione HQ Monza. 

"La richiesta di finanziamento dovrà essere presentata entro dicembre di quest’anno e alcuni tasselli importanti non sono affatto a posto. Sono in gioco 600-700 milioni senza i quali il metrò non si fa, e il tempo stringe davvero" spiegano dalla sede di via Tazzoli.

Al momento si sta lavorando al progetto preliminare che i comuni di Milano, Monza e Cinisello dovranno presentare insieme all’analisi economica.

"La questione è complessa" - ribadiscono dall'Associazione - "Il prolungamento della M5 è diviso in due tratte: una da Bignami a Cinisello Bettola e la seconda da Cinisello Bettola sino al nord di Monza. Il lotto fino a Cinisello è previsto sia nel PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) di Milano, sia nel PSM (Piano Strategico Metropolitano). Il lotto da Cinisello Bettola al Nord di Monza, invece, cioè quello che è importante per la nostra città, non c’è da nessuna parte: Monza addirittura non ha un PUMS vigente, e la tratta monzese non è indicata nemmeno nel PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia MB). PUMS, PSM, PTCP sono sigle ai più sconosciute, ma rappresentano strumenti di pianificazione essenziali, indicati dal Ministero come indispensabili per ottenere i fondi".

A mancare, sempre secondo quanto sostenuto dall'Associazione, è anche la previsione nel PGT (Piano di Governo del Territorio) di Monza, di un’area destinata ad ospitare il depositoofficina treni della M5 al limite sud del Comune.

“Le nuove regole ministeriali per ottenere il finanziamento di una linea metropolitana sono precise e rigorose e Monza, al momento, non ha le carte in regola. Noi crediamo nella volontà del sindaco Allevi e della giunta di portare a casa il metrò, ma lanciamo un’allerta e una domanda, non senza un po’ di ansia: ce la faranno a presentare la richiesta con tutti gli elementi indispensabili?” si domanda Isabella Tavazzi, portavoce dell'Associazione. 

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