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Cronaca

Rapine e violenza in centro Monza come nel videogioco GTA, baby gang in manette

Quattro minorenni sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'indagine che ha portato in carcere i membri della "Compagnia del Centro"

Rapine, botte, minacce di morte e spaccio di droga. Aggressioni gratuite per "segnare" il territorio e ancora violenze commesse in pieno giorno, ai danni di vittime indifese come se le strade di Monza fossero lo scenario di un videogioco. Altri quattro minorenni sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale dei Minorenni di Milano nell'ambito dell'operazione "GTA" condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Monza. 

Si tratta di tre giovanissimi monzesi e di un minorenne residente in un comune limitrofo: tre membri della baby gang sono finiti in un carcere minorile mentre un quarto ragazzo è stato affidato a una comunità. Secondo quanto ricostruito dalle indagini che lo scorso aprile avevano fatto scattare le manette per sei ragazzi appena maggiorenni e portato successivamente alla denuncia di altri tre soggetti, anche i quattro minorenni erano membri della "Compagnia del Centro". 

I quattro ragazzini, tutti con un passato "segnato da vicende di rilievo penale" sono indiziati di sei rapine aggravate, lesioni, furti, risse, minacce gravi e spaccio di sostanze stupefacenti. I giovanissimi agivano in centro Monza, dandosi appuntamento nei pressi del Ponte dei Leoni, da cui il nome di "Compagnia del Centro".

Facendo leva sull'appoggio del "branco", la banda seminava il panico, puntando vittime in situazioni di "minorata difesa" e aggredendole, a volte solo per il gusto di usare la violenza. Dopo le aggressioni capitava che la baby gang non portasse via nulla alle vittime ma che lasciasse solo un messaggio: "Questa è la nostra zona". 

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