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Il 68enne che entra nel negozio con la pistola: "Ero furioso, non mi hanno riparato bene la stampante"

Si tratta di una pistola scacciacani. L'uomo nell'auto aveva anche un martello e un'ascia

Era arrabbiato perché non gli avevano riparato bene la stampante. A quel punto ha deciso di ritornare nel negozio, questa volta però armato di una pistola, che poi si è rilevata essere una pistola scacciacani. L’uomo è stato fermato e disarmato dagli agenti della polizia di Stato allertati da un dipendente del negozio.

Il fatto è accaduto a Monza nel pomeriggio di venerdì 9 febbraio. Erano circa le 15.30 quando l’uomo – un 68enne italiano residente a Lentate sul Seveso senza prececenti - è entrato nel negozio Trony di via Italia, presentandosi subito particolarmente nervoso e mostrando la pistola che aveva nella fondina. Uno dei dipendenti, allarmato, ha subito contattato il 112. L’uomo ha spiegato all’agente della centrale operativa della questura che nel negozio c’era un uomo di circa 70 anni, che indossava un giubbotto rosso e un cappello di lana che poco prima gli avrebbe mostrato con fare intimidatorio una pistola.

Sul posto è subito giunta una pattuglia della polizia di Stato. Gli agenti hanno bloccato e disarmato l’uomo. Durante la perquisizione hanno scoperto che aveva una pistola scacciacani di tipo “Glock” calibro 9, con caricatore con 8 cartucce caricate a “salve”, custodita nell’apposita fondina agganciata ai pantaloni.

Il 68enne ha spiegato che aveva compiuto quel gesto in un attimo di furia. Secondo quanto riferisce la questura monzese l’uomo avrebbe raccontato che aveva portato nel negozio da diverso tempo la sua stampante per la riparazione. Quando però l’ha ritirata si era accorto che il problema non era stato risolto. A quel punto la scelta di ritornare nel negozio con la pistola. I poliziotti hanno poi perquisito anche l’auto e la casa dell’uomo dove hanno trovato in un armadio un’altra pistola scacciacani con il relativo munizionamento, mentre nell’auto c’erano un martello e un’ascia. L’uomo non è stato in grado di spiegare perché le possedeva. Il 68enne è stato indagato in stato di libertà e dovrà rispondere dei reati di minaccia aggravata e porto di armi od oggetti atti od offendere.

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