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Cronaca

Monza, una "città invisibile" a due passi da Expo

Nessuna pubblicità sul web, nessun tentativo di valorizzare il patrimonio e degrado in abbondanza: così Monza - attacca il comitato San Fruttuoso 2000 - sta sprecando l'opportunità Expo

Come se fosse stata cancellata dalle mappe. Come se il patrimonio artistico della città non valesse niente. A ormai meno di ottanta giorni da Expo, Monza sembra aver perso il treno giusto per valorizzare se stessa e le sue bellezze. A denunciarlo è il comitato San Fruttuoso 2000, da sempre attento a ciò che accade nel capoluogo. 

"Com'è Monza alla vigilia di Expo?", si è chiesto il comitato. E la risposta è arrivata, impietosa: "Una città invisibile. E quel poco che si è vede è immagine di degrado". Colpa, evidentemente, di una "pubblicità" mai realmente incisiva e di una città, in alcuni casi, abbandonata a se stessa. 

"Ci siamo posti una domanda: ma com’è l’immagine di Monza agli occhi di un potenziale turista? - scrive il comitato - La risposta è: Monza è praticamente invisibile al mondo. Se poi qualcuno dovesse arrivare, troverebbe ad accoglierlo situazioni di degrado che danno un’immagine distorta e negativa della città".

"Per gli stranieri - attaccano dal San Fruttuoso 2000 - Monza non è adeguatamente presentata o pubblicizzata, nemmeno sul web. Utilizzando i motori di ricerca inglesi, spagnoli, russi e cinesi compare oltre la ottava o quindicesima pagina persino il sito turistico sponsorizzato da Camera di Commercio, Provincia e Comune, il quale ha per la verità una versione in inglese, ma con una traduzione discutibile". 

Stessi problemi anche per i siti che fanno conoscere - o meglio dovrebbero far conoscere - le eccellenze della città. "Più che dignitosi il sito della Reggia e quello del Museo del Duomo, ma entrambi modesti rispetto ad altre città d’arte o turistiche europee, e comunque soltanto in lingua italiana - puntualizza il comitato - Nessuna presenza efficace ai fini promozionali nemmeno sui social network e nessuna presenza significativa, men che meno promozionale, sulle prime dieci pagine di ricerca dei portali video come Youtube o Dailymotion".

Se sul web c'è poco da ridere, per le condizioni della città c'è quasi da piangere. "La nostra città è invisibile persino a chi arrivasse dagli aeroporti utilizzando le tangenziali - sottolineano dal San Fruttuoso 2000 - Il nome di Monza non compare sulla segnaletica riepilogativa, men che meno con la gerarchia di solito assegnata ad un capoluogo di provincia, o comunque ad una grande città quale è. Solo all’imbocco della Tangenziale Nord, a Cologno, il nome Monza è indicato, ma in una tabella poco evidente che elenca diversi centri minori come Cinisello o Giussano".

"Comunque, se un turista testardo – straniero o italiano – alla fine arrivasse a Monza, come sarebbe accolto?", è l'ulteriore domanda del comitato. E la risposta, ancora una volta, non è positiva. "In treno, troverebbe una stazione in condizioni penose. Anche dal sistema autostradale (quindi dagli aeroporti o dall’area Expo), incontrerebbe biglietti da visita sinonimi di degrado". 

Quali? "Uscendo dalla galleria della SS36 verso la Villa Reale, c’è un tratto di viale Lombardia scalcinato. Entrando in città dalla parte di Sesto San Giovanni, prima di via Borgazzi, poche centinaia di metri in carico alla Provincia di Milano sono in condizioni penose, peggiorate dal degrado del cavalcavia della A4. Per chi dovesse arrivare dalle autostrade da Est, il biglietto da visita di Monza è il viale Sicilia, anch’esso - conclude il comitato - in condizioni pessime".

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