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Cronaca

Il prefetto Saccone: guardia alta su 'ndrine e infiltrazioni

Il funzionario lascia Monza e traccia un bilancio del primo anno di attività dell'ente: "Attenzione alla 'ndrangheta, ma anche buoni risultati nei rapporti coi cittadini". E sulle multe...

E' stato informale il saluto del prefetto uscente di Monza Renato Saccone alla stampa questo pomeriggio. "Il bilancio del primo anno di apertura a Monza è positivo, ma voglio sottolineare che è necessario tenere alta l'attenzione sulle infiltrazioni della criminalità organizzata e in particolare della 'ndrangheta nei settori dell'edilizia e degli appalti. In vista della realizzazione di grandi opere come Pedemontana e l'ampliamento del San Gerardo - ha continuato l'alto funzionario - l'allerta deve essere massima". Saccone ha parlato di un accordo proprio con Pedemontana per monitorare la movimentazione di terra.

"La criminalità organizzata è molto coesa, lo hanno dimostrato le inchieste che hanno inflitto dure condanne anche in un territorio che prima molti ritenevano vergine dal punto di vista mafioso". Un aspetto che non deve essere sfuggito al Viminale: il prefetto entrante, Giovanna Vilasi, ha infatti una lunga esperienza nel commissariamento di comuni che hanno subito lo scioglimento della giunta per infiltrazioni. Saccone ha poi ricordato i successi nel campo delle relazioni coi cittadini (l'Urp è aperto tutti i giorni feriali e gli accessi sono in costante crescita) e il ruolo di terzietà della Prefettura nel giudicare i ricorsi alle contravvenzioni inflitte dalla Polizia Locale: "Su 1134 ricorsi totali, il 50% è stato accolto. Questo è  garanzia per i cittadini della nostra imparzialità, ma significa anche che in qualche caso la multa si poteva evitare". Qualche parola anche sulle elezioni. "Sarebbe un bel segnale se tutte le forze politiche prestassero attenzione agli aspetti formali".

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