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Cronaca San Fruttuoso / Via Iseo

Street Art, il Comitato: "I progetti andrebbero discussi con i cittadini"

L'Associazione HQ San Fruttuoso ha replicato alle dichiarazioni dell'assessore Longoni proponendo di discutere le bozze dei disegni prima di realizzarli

La polemica non si placa.

Fa ancora discutere l'opera che colora il grigiore del muro esterno del centro civico di via Iseo 18 a Monza, nella zona San Fruttuoso, adiacente alla scuola media Sabin (nella foto, un'istantanea di come si presentava diverso tempo prima dell'intervento).

Contro l'opera di Giorgio Bartocci, artista noto nel panorama europeo, si era scagliata l'associazione dei residenti che aveva sottolineato come la creazione non andasse incontro all'unanime gradimento e come fossero ritenute più urgenti misure di edilizia scolastica che la scuola attende da tempo piuttosto che "macchie ocra e marroni".

Il bersaglio più che l'arte era stata l'amministrazione comunale rea, secondo i residenti, di aver avviato il progetto Recover che punta a valorizzare le politiche giovanili in città prima di concretizzare la promessa di interventi nell'ambito dell'edilizia scolastica.

L'assessore Egidio Longoni ha provato a spiegare che entrambe le questioni sono al centro della politica dell'amministrazione Scanagatti che considera le Politiche Giovanili e la Scuola fondamentali (Leggi qui la replica).

Ma il Comitato chiede risposte e vuole cifre e date per l'inizio dei lavori di rifacimento del tetto della scuola. 

In merito alle critiche di gusto sull'opera emerse e intercettate dall'associazione Hq San Fruttuoso 2000 il Comitato suggerisce all'assessore una proposta.

"Esiste un’idea politica di condivisione, un processo democratico di coinvolgimento dei cittadini interessati da iniziative sul territorio. E se a San Fruttuoso, per il murales, se n’è dimenticato, per gli altri 9 dipinti previsti in città può rimediare. I progetti possono (secondo noi devono) essere ampiamente discussi prima con la gente, in modo che emergano perplessità, contraddizioni, consensi e dissensi".

Una proposta di discussione e razionalizzazione che pare avere poco in comune però con la libertà di espressione e l'estro creativo che guida ogni artista nella realizzazione del proprio progetto.

Gli interventi previsti in città sono stati destinati a giovani artisti di alto profilo a cui Giorgio Bartocci, che ha studiato progettazione grafica e comunicazione visiva all' I.S.I.A. di Urbino e realizzato numerosi progetti di visual design, commissioni per enti privati e istituzioni pubbliche, tra cui un lavoro per la Casa dell'Architettura di Roma, ha fatto da apripista. 

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