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Cronaca Veduggio con Colzano / Via Giuseppe Verdi

Ucciso in Inghilterra: "Italiani di m., ci rubate il lavoro"

Il 19enne Joele Leotta, del Lecchese, massacrato di botte a Maidstone, dove viveva per imparare l'inglese e si manteneva lavorando in un ristorante. Arrestate nove persone

Ucciso dal "branco" perché "rubava lavoro agli inglesi". Assurda la morte di Joele Leotta, 19 anni, di Nibionno nella Brianza lecchese. Da circa una settimana si era trasferito a Maidstone, nel Kent, insieme ad Alex, un suo amico. Era andato in Inghilterra per migliorare il suo inglese e, intanto, lavorava al Vesuvius, un ristorante italiano di Lower Stone Street. Domenica sera è scattato un diverbio con un gruppo di clienti del locale che aveva importunato i due amici e che, qualche ora più tardi, li ha raggiunti nell'abitazione per riempirli di botte.

Joele è morto all'ospedale King's College di Londra, dove era stato portato dai soccorsi. Il suo amico è ancora ricoverato. Mentre la famiglia lasciava Nibionno per precipitarsi nel Kent, la polizia arrestava sette persone e poi altre due. Nove, quindi, in tutto i responsabili. Il magistrato terminerà gli interrogatori nella serata di mercoledì. Intanto due dei fermati (un 23enne e un 45enne, il maggiore del gruppo) sono stati rilasciati su cauzione fino a dicembre.

Gli altri arrestati hanno dai 21 ai 27 anni. Secondo quanto riferito dalla polizia inglese nella giornata di mercoledì, e riportato dal Kent Online, uno solo degli arrestati sarebbe britannico. A quanto pare, Joele avrebbe subìto non soltanto le botte ma anche una coltellata.

A Nibionno sono tutti sconvolti. Enrico Oldani, uno dei responsabili della squadra di pallacanestro e collega, come ufficiale di campo, del padre di Joele, parla all'Ansa di un "ragazzo socievole, tranquillo" che dopo la scuola aveva iniziato a lavorare nei ristoranti della zona e poi era andato in Inghilterra. "Aveva un sacco di amici", continua Oldani, "e non era un attaccabrighe a cui piace mettersi nei guai".

Il sindaco Claudio Usuelli parla di "comunità sconvolta". E riferisce di aver appreso da "fonti qualificate" che gli aggressori, sfondando la porta della camera, hanno urlato "Italiani di merda, ci rubate il lavoro". E poi rivela che i familiari di Joele sono stati avvisati da un'amica del ragazzo dall'Inghilterra e non direttamente dalle autorità britanniche: "Solo grazie ai carabinieri di Costa Masnaga e alla Farnesina - spiega Usuelli - sono riusciti a capire che cosa era successo". E infine: "E' sconvolgente che un ragazzo lasci il proprio Paese per cercare un'esistenza libera e trovi la morte da parte di energumeni".

Omicidio: morto a Maidstone (Kent Inghilterra) Joele Leotta di 19 anni di Nibionno (Lecco


 

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