Don Mario: striscioni e lenzuoli per il prete "licenziato"
Quella che si sta verificando a Perego, nella Brianza lecchese, è una vera e propria sollevazione del mondo cattolico, se qualcuno non se ne fosse accorto. Qualcosa di interessante in un panorama politico scialbo
Prosegue a gonfie vele la raccolta di firme a sostegno di Don Mario, il sacerdote sollevato dalla cura delle anime di Perego, paesino della brianza lecchese, dopo aver espresso pubblicamente su Facebook un commento a favore delle coppie omosessuali. Nei giorni scorsi per le strade della Brianza e sui balconi dei palazzi sono spuntati striscioni tutti uguali: "Io sto con Don Mario". Il gruppo Facebook ha ormai più di 957 iscritti, la veglia di domenica è stata un successo e il 18 ci sarà una fiaccolata.Insomma una vera e propria sollevazione.
E' stato lo stesso sacerdote a quanto risulta a pregare di diffondere la sua storia: resta da vedere se i polverosi ambienti della Curia milanese si lasceranno impressionare. Ma c'è un dato su cui riflettere. Questa volta la "contestazione" non arriva da no-global o attivisti, ma un popolo di credenti e insospettabili, che sta mostrando una reazione inaspettata. Chi credeva che i cattolici la pensassero così? Non per buttarla in politica, ma quello che sta accadendo a Perego è forse un segnale che vale quanto un referendum. Al di là della Curia, che per tradizione non si scompone, chi ha orecchie per intendere intenda.