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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Meda

Lo strazio del marito di 'Pinuccia': "L'ho vista morire davanti a me"

Lo straziante racconto di Sergio, il marito della settantaduenne di Meda uccisa nell'attentato a Tunisi: "L'ho vista morire sotto i miei occhi". Il sindaco della città brianzola: "Sognavano quel viaggio"

Non riesce a darsi pace Sergio. Non riesce ad accettare, e non potrebbe essere altrimenti, che quel viaggio che lui e sua moglie avevano sognato per anni si sia trasformato in una tragedia. Un dramma spiegabile solo con la follia dei tre terroristi che, armati fino ai denti, hanno assaltato il museo del Bardo a Tunisi seminando morte e terrore

“L’ho vista morire sotto i miei occhi”, ha raccontato l’uomo ad alcuni amici che lo hanno contattato per telefono. Subito dopo l’assalto al pullman di turisti sbarcati dalla Costa Fascinosa, durante il quale Sergio è rimasto lievemente ferito, l’uomo ha chiamato al telefono il figlio Silvio, che abita a Desio e che si è subito messo in viaggio per Tunisi. 

Giovedì è stata una giornata di ansia e paura per tutta Meda, che per qualche ora aveva coltivato la speranza che in realtà “Pinuccia” fosse solo dispersa. In serata, poi, era arrivata la tragica conferma: la settantaduenne brianzola era caduta sotto i colpi dei terroristi. 

“Purtroppo è deceduta. Ho telefonato al marito: non riusciva a parlare, è in attesa che arrivi il figlio, se l’è vista morire davanti, è distrutto”, aveva confessato - secondo quanto riporta il Corriere della Sera - Sergio Bonci, pensionato di Pietra Ligure e amico di Giuseppina Biella. 

“Mentre parlavo con il marito sentivo che vicino a lui c’erano delle persone, credo fosse personale della Costa Crociere - aveva aggiunto l’amico -. Mi ha detto di essersela vista morire sotto gli occhi”. 

Un dolore enorme per Sergio. Un dolore grandissimo per Meda e Pietra Ligure, dove la coppia trascorreva qualche mese di villeggiatura ogni anno. “Sono a pezzi, per me era come una sorella - aveva detto tra le lacrime Dorina Faraon, moglie di Bonci - aveva pianificato la crociera da tanto tempo, l’aveva rimandata due volte. Si sentiva più sicura a viaggiare via nave visto il momento caldo. Sarebbe stato meglio se non fosse partita”.

Ma Pina e Sergio, molto conosciuti in città grazie alla salumeria polleria che per anni avevano gestito, quel viaggio lo sognavano da sempre. Giovedì, subito dopo la notizia ufficiale della morte della settantaduenne, il sindaco di Meda, Gianni Caimi, aveva ricordato un incontro, avvenuto una quindicina di anni fa “con il signor Senzani che, con il classico camice da macellaio, un giorno mi incontra fuori dal suo negozio mentre stavo armeggiando attorno al mio camper di ritorno da un viaggio”. 

“Mi disse che, non appena sarebbe andato in pensione, gli sarebbe piaciuto fare un bel viaggio con la moglie proprio in Tunisia, perché appassionato della cultura e dell’arte di quel popolo”. 

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