Schiacciato e ucciso dal braccio meccanico in fabbrica: tre condanne alla Piomboleghe
Sono stati condannati il direttore della produzione, il titolare e l'amministratore dell'azienda
Sono stati condannati a sei mesi di reclusione con pensa sospesa il direttore della produzione, il titolare e l'amministratore della Piomboleghe, azienda he produce lingotti di piombo e si occupa di lavorazione del metallo di Brugherio in cui il 30 aprile del 2015 era morto Fulvio Salvi, operaio di 51 anni di Sant'Omobono Terme (Bergamo). Le condanne sono state inflitte al termine del processo di primo grado che si è tenuto lunedì 1 luglio presso il tribunale di Monza.
L'incidente in fabbrica a Brugherio
Salvi, dipendente di una società esterna, si trovava nello stabilimento per effettuare delle verifiche su un impianto meccanizzato presente all'interno del capannone. Nello specifico stava lavorando a un braccio meccanico che spostava lingotti in piombo da un nastro trasportatore a un altro. Quando è avvenuto l'incidente non c'era nessuno: erano stati i lavoratori della fabbrica, al rientro dalla pausa pranzo, a trovarlo a terra con una ferita sanguinante alla testa.
Secondo quanto ricostruito durante il processo per arrivare al macchinario Salvi avrebbe oltrepassato un varco che doveva rimanere chiuso in cui si trovavano alcuni sensori che avrebbero messo in moto il braccio meccanico che lo avrebbe colpito e ucciso.