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il processo

Fallimento Bames, si torna in aula ad aprile e poi la sentenza

Pene severissime per proprietari e manager. E intanto gli ex lavoratori sperano sia fatta giustizia

Sono passati undici anni da quando, dopo il fallimento dell'azienda per la quale lavoravano, sono finiti in mezzo alla strada. Ma per gli ex lavoratori della vimercatese Bames (ex Ibm poi Celestica, fiore all’occhiello della Silicon Valley brianzola chiusa nel 2013) il 18 aprile potrebbe essere la data cardine per avere di giustizia.

In quella data, infatti, si tornerà in aula dopo l'ultima udienza del lungo processo, avvenuta nella giornata di giovedì 22 febbraio, e il collegio giudicante dopo aver ascoltato le eventuali repliche si riunirà in camera di consiglio per emettere la sentenza finale. Alla sbarra per bancarotta fraudolenta fra proprietari e manager ci sono finiti in sette. Il pm Alessandro Pepè ha già chiesto per loro pesanti condanne: 9 anni e 10 mesi per Bartolini, ritenuto il maggior responsabile dei fatti imputati che hanno portato alla bancarotta fraudolenta dell'azienda (seppure uno dei suoi difensori, l’avvocato Vittorio Sala, abbia sottolineato come Bartolini non conoscesse le società intervenute nel piano di reindustrializzazione e si sia mosso solo per salvare i lavoratori), 8 anni per l’ex presidente di Celestica Italia Luca Bertazzini e per il manager Giuseppe Bartolini, 7 anni per i membri del collegio sindacale Riccardo Toscano, Angelo Interdonato e Salvatore Giugni e l’assoluzione dell’ex ceo di Telit, l’israeliano Cats Oozi.

Un processo lungo, quello relativo al fallimento dell'azienda vimercatese, ma la cui conclusione ora gli ex lavoratori attendono con ansia: "Dalla prima crisi di Celestica nel 2003 sono passati oltre vent’anni e quasi undici dal fallimento e gli ex dipendenti in questo lungo periodo non hanno mai smesso di fare la loro parte portando avanti una lotta esemplare contro chi, nel nostro Paese, ha speculato e specula facendo giochi finanziari sulla vita delle persone anziché svolgere in modo onesto l’attività imprenditoriale - ha chiarito in una nota l'ex sindacalista Redaelli a nome suo e del comitato ex dipendenti di Bames e SEM in fallimento (ex Celestica) di Vimercate, a margine dell’udienza del 22 febbraio - Gli ex dipendenti hanno subito sulla propria pelle le scelte di chi ha portato l’azienda al fallimento e che ha causato loro forti disagi economici, danni psicologici e drammi familiari e dopo una lunga attesa, ora non resta che attendere le decisioni che verranno prese dai giudici, rimarcando la necessità di giustizia con la consapevolezza che qualsiasi sentenza non potrà ridare tutto quello che hanno perso".

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