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Cronaca Carate Brianza

Processo Carate Nostra 2, Antonino Brambilla condannato a quattro anni

L'ex assessore provinciale e assessore del comune di Carate Brianza è stato condannato in primo grado. Pene fino a un anno e otto mesi per tre imprenditori

Le tangenti ci furono. E furono pagate. L'ex assessore provinciale e assessore di Carate Brianza, Antonino Brambilla, è stato condannato a quattro anni in primo grado. E' lui, già condannato a cinque anni nel processo Ponzoni, il nome eccellente tra i coinvolti nel processo Carate nostra 2, per il quale venerdì il tribunale collegiale di Monza ha pronunciato le sentenze. Condannati, insieme a Brambilla al quale sono stati sequestrati anche 170mila euro, anche tre imprenditori con pene fino a un anno e otto mesi. Per tutti l'accusa è aver pagato o ricevuto tangenti. 

"In Brianza - aveva detto il pm Donata Costa all'inizio della requisitoria - non c’è metro quadro costruito, sul quale non sia stato pagato il 10% in più: il prezzo delle tangenti". Le indagini, infatti, si erano concentrate proprio sulle presunte tangenti per la trasformazione di aree della città - via Tagliamento e viale Lombardia su tutte - da agricole a residenziali. 

A differenza degli imputati di "Carate nostra 1", che avevano scelto il rito abbreviato, gli imputati della seconda costola del processo hanno cercato di difendersi. "Brambilla - aveva contrattaccato il suo legale Ivan Colciago - non ha ricevuto alcuna somma, a partire da quei 150mila euro per togliere il vincolo paesaggistico sull’area di via Tagliamento". 

"Il processo - aveva continuato l'avvocato - ha dimostrato come le testimonianze siano state contraddittorie. Su questa vicenda hanno parlato in quattro, e tutti dicono una cosa diversa; quando anche il tribunale dovesse riconoscere questa dazione come avvenuta, comunque, sarebbero soldi ricevuti come libero professionista e non come funzionario pubblico".

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