rotate-mobile
Cronaca

Insulti, dispetti e violenza sessuale su pazienti: chiesto il carcere

In corso il processo contro alcuni operatori della casa di cura San Giorgio. Il comune di Monza: "Danni d'immagine e patrimoniali per 100 mila euro"

Sono accusati di avere seviziato, picchiato e umiliato cinque pazienti malati di alzheimer (un uomo e quattro donne) nella casa di cura San Giorgio fino al 2012: a giudizio cinque operatori sanitari, per i quali il pm Giancarla Serafini ha chiesto fino a sette anni e mezzo di reclusione, nonché due anni e otto mesi per l'amministratore delegato  della Segesta, Mariuccia Rossini, che risponde di favoreggiamento per avere costretto due indagati a dimettersi dopo avere saputo dell'indagine. In questo modo avrebbe aiutato i due (secondo l'accusa) a eludere l'inchiesta.

Tra gli episodi contestati anche tentativi di stupro, come quello fortunatamente interrotto perché un infermiere era entrato nella stanza e aveva visto un'anziana senza mutande e un operatore con i pantaloni abbassati. Per l'operatore in questione, C.A.A.M., sono stati chiesti quattro anni e quattro mesi di carcere.

Per G.C. sono stati chiesti sette anni di carcere: avrebbe insultato e strattonato più volte i pazienti e in un'occasione avrebbe contribuito a un tentativo di stupro insieme a J.M.M.L., accusato anche di un altro caso di violenza sessuale: per lui la pena più alta richiesta, sette anni e mezzo di carcere. Per G.V. chiesti tre anni e dieci mesi, mentre per l'unica donna imputata, D.P.A.V., è stato chiesto un anno e due mesi: si sarebbe limitata alle ingiurie e ai dispetti senza però aggredire fisicamente nessuno.

Il pm Serafini ha anche chiesto che non vengano concesse le attenuanti generiche in quanto nessun imputato avrebbe mai chiesto scusa ai familiari delle vittime, nel frattempo tutte decedute. Il comune di Monza, che ha una convenzione con la casa di cura San Giorgio, si è costituito parte civile e il suo legale ha sostenuto che l'amministrazione ha subìto un danno d'immagine e patrimoniale quantificabile in 100 mila euro.

Il 15 maggio è prevista la sentenza.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Insulti, dispetti e violenza sessuale su pazienti: chiesto il carcere

MonzaToday è in caricamento