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La protesta / Villasanta

Arriva il circo e gli animalisti protestano: presidio fuori dal tendone

Gli animalisti contro lo spettacolo con l'utilizzo degli animali: "Sindaco, porta in paese spettacoli senza animali"

Un presidio il giorno durante lo spettacolo della domenica pomeriggio e poi la richiesta di un incontro ufficiale con il sindaco Luca Ornago. La  protesta a Villasanta: l'11 febbraio nell’area di via Vecellio dove da qualche giorno è attendato il circo. Uno spettacolo con gli animali che proseguirà per tutta la settimana e che, ancor prima dell’inaugurazione, ha fatto salire gli animalisti sulle barricate.

Il gruppo Fronte Animalista ha organizzato per domenica 11 febbraio dalle 14.30 un presidio davanti al tendone per chiedere al comune di “non ospitare più uno spettacolo crudele che schiavizza esseri innocenti, altamente diseducativo e obsoleto ma scelga, come già fatto da altri comuni, di accogliere un circo contemporaneo che usa le competenze artistiche dei giocolieri, clown, trapezisti per divertire il pubblico – si legge nel comunicato stampa -. Animali privati della propria libertà, costretti a brutali addestramenti e a sopravvivere rinchiusi in camion in continuo movimento, non possono e non devono più, nel 2024, essere visti come un divertimento per nessuno. Basta”.

Intanto il gruppo si è già attivato chiedendo anche un incontro ufficiale con il sindaco Luca Ornago per trovare, almeno nei prossimi anni, altre modalità che non permettano l’arrivo del circo con gli animali, come hanno già fatto i comuni di Sesto San Giovanni e Seregno.  Inoltre attraverso il proprio avvocato il gruppo avanzato l’accesso agli atti per  visionare la regolarità di tutte le autorizzazioni necessarie all'attendamento del circo. Gli animalisti hanno inoltre ricordato che in Italia, già in passato, cittadini e associazioni hanno presentato denunce  “in merito allo stato di verosimile sofferenza in cui versano alcuni degli animali del circo, tra cui un elefante, che come prevede la convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites), deve essere sempre accompagnato da un suo simile al fine di assicurarne lo stato di benessere, ma che invece in questo caso è da solo. L’anno scorso in un circo è stata sequestrata una elefantessa, vittima del reato di maltrattamento. Viveva in solitudine, in  condizioni che infrangevano i requisiti minimi di detenzione di questa specie che presenta caratteristiche etologiche e comportamentali complesse non adatte alla solitudine”. 

“13 luglio 2022 è stata approvata in via definitiva, dall’Aula della Camera dei deputati, la legge sullo spettacolo che contiene, al suo interno, una chiara indicazione affinché gli oltre 2000 animali utilizzati dalle circa 200 attività circensi del nostro Paese possano trovare una nuova vitan- incalzano gli animalisti - L’Italia si è così allineata finalmente agli oltre 50 paesi (di cui 23 appartenenti all’UE) che avevano già fatto questo passo. Nel testo della Legge si sottolinea che “gli animali selvatici nei circhi sono costretti ad assumere comportamenti mai visti in natura e, sebbene alcuni di essi siano allevati in cattività da decine di generazioni, continuano comunque a seguire il comportamento tipico dei loro omologhi selvatici”. Alla luce di questa premessa, si evidenzia che “il benessere degli animali selvatici è sempre gravemente compromesso.   All’iniziativa aderiscono Fronte Animalista News, Movimento Etico Animali e Ambiente sezione di Milano, AVI-Associazione Vegani Internazionale, No Mattatoio

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