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Martedì, 30 Aprile 2024
Sicurezza

Stop alle aggressioni negli ospedali: il nuovo protocollo di sicurezza in Brianza

Un collegamento diretto tra ospedale e 112

Un collegamento telefonico diretto con la sala operativa del 112, una serie di informazioni di base da fornire al momento del contatto, ma anche una sorta di messaggio in codice da inviare se non si può spiegare verbalmente quello che sta succedendo.

Questo, in sintesi, il protocollo nato all’interno di un gruppo di lavoro promosso dalla prefettura di Monza in attuazione ad alcune direttive diramate dal Ministero dell’Interno proprio per far fronte all’aumento esponenziale di episodi di aggressioni all’interno degli ospedali. Una piaga che, purtroppo, colpisce anche i nosocomi della provincia. Non mancano, alle cronache, casi di medici, infermieri e oss (operatori socio sanitari) aggrediti da pazienti o parenti di pazienti. Una situazione di esasperazione che aumenta soprattutto all’interno del pronto soccorso. Da qui la decisione di mettere al tavolo di lavoro tutte le parti coinvolte: sanitari, forze di polizia, 118. A Monza a sedere al tavolo di lavoro istituito in prefettura sono stati (per quanto riguarda le strutture sanitarie) i referenti di Irccs San Gerardo, Asst Brianza, Policlinico di Monza e Istituti Clinici di Monza. Un lavoro di rete che ha permesso di stilare una sorta di protocollo per intervenire in modo efficace in caso di episodi di violenza all’interno degli ospedali.

Sul piano operativo  è stato stabilito che in tutti gli ospedali di Monza e Brianza potrà essere attivato un collegamento telefonico diretto con la sala operativa del 112, che permetterà una gestione prioritaria delle richieste di intervento in caso di episodi di aggressione fisica nei confronti di persone o di danneggiamento delle attrezzature. Inoltre al momento della telefonata dovranno essere fornite precise informazioni: luogo e tipologia dell’evento; numero di persone coinvolte; eventuale presenza di armi o oggetti comunque pericolosi. È stata prevista la possibilità per gli operatori di comunicare utilizzando una formula convenzionale qualora si trovassero nell’impossibilità di descrivere verbalmente e nel dettaglio quello che sta succedendo.

“Questo è un ulteriore esempio della sinergia e della collaborazione tra il sistema provinciale della sicurezza e le Istituzioni sanitarie del territorio rinforzatasi durante la stagione dell’emergenza pandemica, e che oggi consente di raggiungere un nuovo importante risultato – ha commentato il prefetto Patrizia Palmisani -. Le linee operative rappresentano uno strumento importante per aumentare la sicurezza dei lavoratori e degli utenti della sanità, in particolare rispetto a possibili condotte aggressive che talora si registrano all’interno delle strutture ospedaliere, determinate da una condizione di vulnerabilità e frustrazione in cui possono versare le persone costrette ad accedervi. In questa prospettiva, è importante dare allo strumento una diffusione capillare, attraverso il coinvolgimento dell’intera rete di strutture – sia pubbliche, sia private accreditate – della provincia di Monza e della Brianza”.

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