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Cronaca

Scoperta una banda specializzata in rapine: tredici arresti

Il gruppo sarebbe responsabile della rapina al portavalori del primo agosto scorso a Cesano Maderno e di altri numerosi episodi

Associazione a delinquere, favoreggiamento, porto d'armi clandestine, rapina pluriaggravata, ricettazione, sequestro di persona, tentato omicidio e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Queste le tante e gravi accuse a carico di tredici persone colpite da un'ordinanza di custodia cautelare emessa mercoledì mattina dal Gip di Monza. 

L'ordine di arresto è arrivato dopo mesi di indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Monza, che hanno permesso di ricostruire la lunga carriera criminale della banda, dedicata soprattutto alle rapine. 

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il primo agosto scorso la banda aveva rapinato un furgone portavalori davanti all'ufficio postale di Cesano Maderno, riuscendo a scappare con un bottino di 120mila euro. 

Ad ottobre, grazie ad alcune intercettazioni telefoniche nei confronti di un pluripregiudicato, è arrivata la svolta nelle indagini. L’analisi del traffico telefonico e un puntuale pedinamento hanno consentito l’identificazione di vari componenti di una banda, specializzate nelle rapine ai portavalori. Dal trenta ottobre 2014, i carabinieri sono stati impegnati in un costante monitoraggio del gruppo e, nei pressi dell’ufficio postale di Mariano Comense, il tre novembre 2014, è stato sventato l’assalto armato ad un furgone portavalori.

Il giorno dopo, nei pressi del Centro Commerciale “Fiordaliso” di Rozzano, è stata sventata una seconda rapina, pianificata ancora una volta per svaligiare un furgone portavalori. In quel caso, considerata l’evidente spregiudicatezza dei criminali e la loro pericolosità, i carabinieri hanno deciso di intervenire, arrestando in flagranza quattro persone. Tra loro un latitante che in passato era stato condannato all'ergastolo - pena poi condonata - per l’omicidio di un militare dell’arma. Nella stessa operazione i carabinieri hanno recuperato un ingente quantitativo di armi da fuoco, anche tipo guerra e clandestine, e giubbotti anti-proiettile, materiale per il travisamento, sostanza stupefacente e veicoli rubati.

Le indagini hanno poi consentito, il ventinove novembre, di arrestare due dei componenti della banda, subito dopo una rapina presso la sala scommesse Snai di Paderno Dugnano, recuperando il denaro rubato - 16mila euro - e altre armi da fuoco. Un altro arresto, in flagranza, è avvenuto il ventidue dicembre, quando venivano sequestrate ancora due armi da fuoco detenute illegalmente, e un chilo e mezzo di hashish. Le indagini si sono poi concentrate sull’analisi di alcuni episodi del passato, anche questi attribuibili alla stessa banda.

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