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Cronaca Viale Visconti

Il sindaco Scanagatti ora accusa Striscia: “Raccapricciante"

Il primo cittadino racconta la sua verità dopo l'intervista andata in onda martedì sera su Canale 5: "Alcune cose gli spettatori non le hanno viste". E ancora: "L'applauso nasce da una discussione sul tapiro"

Auto che sfrecciano a velocità folli su strade che ricordano un dramma. Semafori che, quando va bene, funzionano ad intermittenza. Sembrano non avere insegnato nulla a Monza, e a parte dei suoi cittadini, le morti di Elio Bonavita, il ragazzino vittima del tragico incidente di viale Brianza del 22 marzo scorso, e di Matteo Trenti, lo scout sedicenne travolto e ucciso in via Visconti la sera del trentuno marzo. 

Martedì sera, l’inviato di Striscia la notizia, Valerio Staffelli, ha mostrato come in città siano ancora molti gli automobilisti che non rispettano i limiti di velocità. E ha anche evidenziato come la stessa amministrazione sia ancora oggi “distratta” in tema di sicurezza stradale. Il tutto per la stizza del sindaco Roberto Scanagatti che, come mostrano le immagini mandate in onda da Canale 5, non ha preso benissimo alcune battute dell’inviato di Striscia, chiudendo il loro incontro con un applauso quanto meno ironico

Mercoledì mattina, però, è stato lo stesso primo cittadino - attraverso il proprio profilo Facebook ufficiale - a voler dire la sua verità, replicando indirettamente a tutti i concittadini che sui social avevano preso di mira il suo comportamento. 

“Quello che più mi dispiace è che il servizio imbastito da Striscia sia partito dalla morte di due giovani ragazzi. Un evento che ha colpito l'intera comunità monzese e che ha gettato nel dolore famiglie e amici di Elio e Matteo”, comincia la replica del sindaco.

IL SERVIZIO ANDATO IN ONDA SU STRISCIA LA NOTIZIA - IL VIDEO

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“Non mi sono sottratto all'irruzione improvvisa di Staffelli e dell'intera troupe e ho accettato di buon grado un'intervista durata oltre mezz'ora”. Intervista che, evidentemente, non è stata trasmessa integralmente, creando - secondo il sindaco - alcuni problemi di interpretazione. 

“Non ho affermato che i provvedimenti di dissuasione della guida pericolosa sono inutili, ma quello che che ho cercato di spiegare è che finché non mettiamo al centro del problema la responsabilità di chi guida, che deve rispettare la vita degli altri e per questo le indicazioni stradali, non riusciremo a risolvere davvero una situazione sempre più drammatica”, ha precisato Scanagatti.

L'ultimo saluto a Elio / Foto ©Signorile/MonzaToday

E ancora, sempre sulla questione autovelox, che secondo il sindaco “non risolverebbero il problema”. “Ho anche tentato di argomentare che per quanto riguarda gli autovelox, nessuno ne mette in discussione l'efficacia - scrive il primo cittadino su Facebook - ma il punto è che il codice della strada prevede che su vie urbane come viale Brianza o Via Azzone Visconti dove sono accaduti i due tragici incidenti non sia possibile porre stazioni di rilevamento fisse”. 

“Staffelli - continua la ricostruzione - mi ha anche chiesto perché non installiamo i dossi rallentatori. Ho fatto notare che essendo il viale Brianza nei pressi dell'ospedale San Gerardo, risulta impossibile. Continueremo comunque la nostra attività per promuovere soprattutto la prevenzione”. 

“Ma di tutto questo, pur facendo parte dell'intervista, gli spettatori della trasmissione non hanno potuto avere notizia - il j’accuse di Scanagatti - Ma soprattutto non è stato mostrato il tentativo di consegnarmi il tapiro, che ho decisamente rifiutato perché considero inaccettabile che un simbolo (per chi lo considera tale, per me non lo è) di rimprovero ironico o sarcastico per fatti di una leggerezza incredibile, venga solo lontanamente accostato a episodi che riguardano la morte prematura di due giovani vite. L'ho trovato raccapricciante”. 

“Staffelli - racconta il sindaco - è apparso alquanto disorientato dal mio rifiuto perché evidentemente non gli capita spesso. L'applauso finale è frutto di quella discussione”. 

Quindi, in conclusione, un passaggio sui tanti, troppi, semafori malfunzionanti in città. “Ho ringraziato per la segnalazione che ho immediatamente girato agli uffici - conclude Scanagatti - affinché provvedano”.

L'incidente in via Visconti: morto a sedici anni Matteo Trenti

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