BrianzAcque, il TAR respinge il ricorso del Comitato Beni Comuni
Il ricorso è "inammissibile" per carenza di legittimazione dei ricorrenti: a stabilirlo è una sentenza emessa dal Tar della Lombardia
Il ricorso con cui tre consiglieri del Movimento Cinque Stelle e il Comitato Beni Comuni si erano appellati al TAR nel 2013 per chiedere l'annullamento della delibera con cui l’ATO di Monza e della Brianza confermava la gestione unica del servizio idrico integrato a Brianzacque secondo il modello “in house” è stato bocciato.
Secondo i giudici della Terza Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale il ricorso è "inammissibile" perchè il Comitato e i tre consiglieri non hanno dimostrato di avere i requisiti di rappresentatività necessari per la tutela dell’interesse di cui si dichiarano portatori.
Per quanto riguarda i tre esponenti del Movimento Cinque Stelle non possono invocare la legittimazione della minoranza a impugnare una delibera dell’organo di cui fanno parte (Il Comune), dato che la delibera impugnata è dell’ ATO.
Il TAR ha inoltre condannato tutti i ricorrenti al pagamento in solido delle spese processuali: 3.500 euro all’Azienda Speciale Ufficio d’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Monza e Brianza (ATO) e altrettanti 3.500 a Brianzacque, gestore unico del servizio idrico integrato sul territorio.
"Ora, ci auguriamo che il tempo delle polemiche sterili e pretestuose sia terminato e che l’azienda venga valutata in ragione del mutato assetto societario e della qualità dei servizi offerti" ha commentato Brianzacque accogliendo la sentenza.