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Cronaca

Felpe e abbigliamento con marchio "Nasa" non autorizzato nei negozi (anche a Monza)

La catena di maxi store, con negozi anche a Monza e Brianza, è parte lesa in questa vicenda. Due persone denunciate per frode in commercio. La Nasa non aveva autorizzato la modifica dei suoi marchi

Era destinata a essere venduta nei megastore di Max Factory - catena presente anche a Monza e in Brianza - la quasi totalità della produzione autunno-inverno 2023 di abbigliamento con il marchio della Nasa, l'agenzia spaziale statunitense. Peccato che i loghi identificativi (quello in forma scritta e quello circolare), sebbene fossero stati autorizzati in via preliminare, fossero stati poi modificati senza l'approvazione dell'agenzia.

La guardia di finanza di Verbania, con l'operazione 'Interstellar', ha sequestrato oltre 20mila capi d'abbigliamento per adulti e bambini con i loghi Nasa modificati. La società produttrice, con sede in Puglia nella provincia di Barletta-Andria-Trani, ha simulato di avere adempiuto a tutte le fasi autorizzative mentre contrattava gli ordini con il megastore (che ha 35 punti vendita in tutto il nord Italia e, in questa vicenda, è parte lesa), dando anche avvio alla produzione, sebbene la Nasa l'avesse espressamente vietato in quanto in contrasto con le loro linee guida di merchandising.

Per questa ragione, il rappresentante legale e il direttore commerciale della società pugliese sono stati denunciati alla procura di Trani per frode in commercio. L'abbigliamento è stato sequestrato sia nella sede di produzione sia nei negozi del megastore. I capi d'abbigliamento sequestrati sono in tutto 21.264, per un valore commerciale di circa 380mila euro.

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