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Cronaca Seregno / Via Umberto I

Seregno, denuncia penale per chi non taglia l'ambrosia

Un'ordinanza del sindaco di Seregno Giacinto Mariani decuplica le sanzioni e prevede la denuncia per procurato danno alla salute dei cittadini. Sono 300.000 in Lombardia le persone che soffrono di riniti e asma legati alla pianta infestante

Tolleranza zero contro l'ambrosia, la pianta "arrivata" dall'America tramite i voli intercontinentali sbarcati a Malpensa e responsabile, soprattutto in Lombardia, di riniti e allergie tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno.Uno studio dell' Istituto allergologico lombardo ha riscontrato come nella regione siano ben 300.000 le persone che soffrono di sintomi asmatici e di altro genere collegabili ai pollini della pianta.
E' un'ordinanza del sindaco Giacinto Mariani  a mettere nei guai i cittadini distratti. Aumentate le sanzioni e prevista, per la prima volta in Lombardia, la denuncia all'autorità giudiziaria. La fattispecie di reato? Procurato danno alla salute dei cittadini, cioè la violazione dell'articolo 650 del codice penale. Per evitare di incorrere nella denuncia bisognerà rispettare i tre sfalci annuali.

«La guerra all'ambrosia – ha dichiarato il Sindaco - inizia dalla lotta “fisica” alla pianta infestante. La bonifica ambientale, quindi, è fondamentale. Per questo fin dal 1999 la Regione Lombardia aveva emanato un'ordinanza ad hoc, che impone ai cittadini che nei propri terreni “ospitano” l'ambrosia tre sfalci mensili da giugno. Sulla base di quel provvedimento, però, i Comuni fanno fatica a imporre ai privati il taglio dell’ambrosia. Così, con l’ordinanza di quest’anno, abbiamo deciso di aumentare le sanzioni e introdurre il reato penale. Senza dimenticare che la lotta all’ambrosia si fa anche con la collaborazione dei cittadini che, nella maggior parte dei casi, rispettano la richiesta dei tre tagli».

I tre sfalci da rispettare per i proprietari dei terreni cadranno nella terza decade di giugno, nella terza decade di luglio e nella seconda decade di agosto. Decuplicata la sanzione minima per l'inosservanza del primo taglio, che passa da 25 a 250 euro; la medesima cifra dovrà essere corrisposta in mancanza del secondo taglio, mentre per chi si dimenticherà di sfrondare ad agosto si comincia ad andare sul pesante, con una multa di 500 euro. Ma non solo. «Se il proprietario dell’area infestata – spiega Flavio Sambruni, assessore ai Parchi, all’Ecologia e all’Ambiente - non provvede entro cinque giorni allo sfalcio dell’area, il Comune procederà, previa diffida, alla bonifica, con successiva azione di rivalsa sui privati per il recupero delle spese sostenute. E con l’inosservanza scatterà anche la denuncia all’Autorità giudiziaria».

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