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"Tuteliamo il nostro territorio": sindaci denunciano Pedemontana

Gigi Ponti, presidente della Provincia, e gli altri primi cittadini interessati dal tratto B2 della Pedemontana hanno intrapreso un’azione legale contro Pedemontana. I soliti i problemi: traffico, manutenzione e collaudi. I dettagli

Alla fine la situazione è precipitata. Definitivamente. La battaglia, dalle aule della politica, presto si sposterà nelle aule di giustizia. Perché i sindaci di alcuni comuni brianzoli hanno deciso di intraprendere un’azione legale contro Pedemontana. 

L’annuncio è arrivato mercoledì al termine del collegio di vigilanza convocato in Regione Lombardia per discutere proprio dell’apertura al traffico della tratta B2 di Pedemontana, tra l'altro non ancora complecata e con pedaggi che appaiono fuori mercato

Un’inaugurazione che i sindaci della Brianza contestano da tempo, considerando le - a loro modo di vedere - “sicure gravi ripercussioni sul traffico già congestionato della Milano-Meda e della viabilità locale”.

“Abbiamo atteso le risposte che ci erano dovute per troppo tempo, ma le risorse e gli interventi promessi sono ancora sulla carta e ora ci troviamo davanti al fatto compiuto”, ha accusato il presidente della Provincia e sindaco di Cesano Maderno, Gigi Ponti”. 

“Non ci resta - ha continuato - che ricorrere all’ultima via a disposizione, l’azione legale contro Pedemontana”. I sindaci della tratta B2, quindi, hanno attivato il percorso amministrativo per la nomina di un legale a tutela del territorio che rappresentano. A dare battaglia saranno i comuni di Lentate sul Seveso, Meda, Seveso, Barlassina, Bovisio Masciago e Cesano Maderno.

“Abbiamo provato in tutti i modi a non ricorrere alle vie legali, che a questo punto, però, sono una scelta obbligata - ha spiegato Ponti –. Ci eravamo appellati anche al buon senso del Presidente Maroni per impedire questa operazione: da giovedì prossimo Pedemontana sarà un’autostrada che a Lentate riversa tutto il traffico su un tratto di ex strada statale obsoleto e senza manutenzione. Nessuna opera di compensazione di quelle previste è stata eseguita”.

Nel mirino dei sindaci, spiega la stessa Provincia in un comunicato - il mancato rispetto dell’accordo di programma sottoscritto nel 2007 e del relativo cronoprogramma da parte della società Pedemontana che – tra le altre cose - avrebbe dovuto prendersi in carico la tratta brianzola della Milano-Meda, pari a 9,5 km già da gennaio 2015. 


 

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