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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Libertà / Via Amundsen

“Può cambiarmi 20 euro?”, ma sono falsi: due sorelline denunciate

Nei guai sono finite due ragazzine, entrambe cittadine romene ma residenti a Monza. La più grande ha quindici anni, la più piccola undici. Sono stati fermate dopo aver truffato il proprietario di un bar in via Amundsen

Prima hanno tentato di truffare qualche ignaro passante. Poi, senza arrendersi, hanno rifilato quella banconota falsa al proprietario di un bar. Quindi, dopo essere state scoperte, hanno fatto il possibile e l’impossibile per salvarsi, arrivando a negare l’evidenza. 

Erano molto più “sveglie” della loro età le due giovani sorelline, due cittadine romene di quindici e undici anni residenti in città, denunciate domenica pomeriggio dalla polizia locale di Monza. 

Poco dopo le 17.30, gli agenti, impegnati in un normale controllo di servizio del territorio, sono stati attirati da un capannello di persone riunito in via Amundsen, nei pressi di un bar. Sul marciapiede, all’arrivo dei vigili, c’erano due ragazze minorenni circondate da un gruppo di uomini e donne.

I testimoni, ascoltati dagli agenti, hanno spiegato che le due giovanissime avevano pagato la colazione al bar con una banconota da venti euro falsa, la stessa che in precedenza avevano cercato di rifilare a qualcuno dei presenti, chiedendo loro se potessero cambiarla con due “pezzi” da dieci euro. 

Dopo aver verificato che la banconota, priva della filigrana, fosse effettivamente falsa, gli uomini della locale hanno cercato di identificare le due ragazzine, che fornivano nomi falsi e che dicevano di non ricordare dove abitassero. 

Inoltre, la più grande delle due spiegava ai vigili di non avere il cellulare per recuperare il numero di telefono dei suoi genitori, nonostante in tasca nascondesse uno smartphone di ultima generazione. 

Dopo aver portato le due al comando di via Marsala, gli agenti sono riusciti a rintracciare la madre e hanno convocato il padre, un trentaseienne romeno, al quale le due minorenni sono state affidate. 

La quindicenne e l’undicenne, invece, sono state denunciate al tribunale dei minori per il reato di “spendita di monete false”. 

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