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L’assaggio gratis e il sesso al posto dei soldi: così si spaccia sui treni

La polizia di Lecco, dopo un’indagine durata quasi un anno, ha arrestato otto persone: sono i responsabili di un giro di spaccio tra la Brianza e Lecco. Quattro di loro vendevano droga a studenti pendolari sul Besanino

"El Diablo è tornato", aveva annunciato ai suoi clienti Khalid Kabal, noto spacciatore di origine marocchina, al suo ritorno in Italia. Ora, però, è in carcere insieme ad altri cinque "colleghi", mentre altri due sono ai domiciliari.

El Diablo e il suo “clan” sono finiti nell'indagine della questura di Lecco, iniziata a dicembre 2014, che ha portato all'arresto di otto uomini a capo di un complesso ed articolato sistema di vendita di sostanze stupefacenti.

Gli spacciatori, di origine italiana, marocchina e albanese, erano organizzati in due differenti gruppi, operanti in zone e ambienti differenti, tra loro autonomi.

Il primo gruppo, con a capo il ventenne albanese Francesk Mecaj, che gli inquirenti descrivono come “soggetto che si è dimostrato molto pericoloso ed aggressivo”, operava nelle stazioni ferroviarie e sui vagoni della tratta Lecco-Milano, sul "Besanino"

I clienti, soprattutto studenti pendolari, venivano attratti con dosi gratuite di droghe, prima leggere, come marijuana e hashish, e poi pesanti, soprattuto eroina. La rete di clienti era così velocemente creata dalla forte dipendenza psicologica e fisica provocata dalla droga, e dai prezzi irrisori alla quale veniva venduta, circa cinque euro a dose.

Oltre duemila le vendite effettuate, in questi mesi, dagli spacciatori. I più giovani per poter acquistare la droga compivano reati collaterali, soprattutto furti di piccoli oggetti, bici o superalcolici. Molte ragazze, invece, tra cui una minorenne, offrivano in cambio prestazioni sessuali.

"Il fenomeno è molto preoccupante perché i prezzi, soprattutto dell'eroina, stanno diminuendo drasticamente e la droga è, quindi, molto accessibile. I giovani non comprendono le conseguenze dell'uso di queste sostanze. Uscire dalla dipendenza dall'eroina non è impossibile, ma è difficilissimo", ha commentato il Capo della squadra mobile di Lecco, Marco Cadeddu.

Il secondo gruppo, con a capo il marocchino Khalid Kabal, "El diablo", operava invece nelle zone collinari vicino Lecco, soprattutto nei pressi della stazione di Civate e nella zona di via Matteotti a Galbiate. Il marocchino e gli altri spacciatori erano aiutati nella vendita della droga dagli italiani Williams Barone, residente in provincia di Lecco, Davide Cusato e Natale Iraci, residenti in provincia di Milano. Gli arrestati sono accusati di concorso in spaccio in quanto, in cambio di alcune dosi di droga, si prestavano da autisti per le consegne lungo le corsie o nelle piazzole della Ss 36.

L’operazione degli inquirenti, oltre agli otto arresti, ha permesso anche di identificare un centinaio di assuntori di sostanze stupefacenti. Almeno dieci di loro, giovanissimi come gli altri, sono stati segnalati come assuntori di droghe pesanti. 

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