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Cronaca

Spaccio di droga, sgominata banda di richiedenti asilo: arresti anche in Brianza

Operazione partita da Morbegno: nei guai 25 persone quasi tutte di origine nigeriana

Sono 25 i richiedenti asilo finiti nei guai per spaccio di droga in Valtellina. L'operazione, denominata "aria pulita", è stata messa a segno dal comando provinciale dei carabinieri di Sondrio giovedì 21 febbraio 2019 e riguarda le province di Sondrio, Bergamo, Como, Monza e Brianza, Alessandria, Parma e Roma.

Le misure cautelari sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio dietro richiesta della locale procura nei confronti dei 25 richiedenti asilo quasi tutti di origine nigeriana.

L'indagine per spaccio di droga a Morbegno e l'aiuto dei cittadini

L’attività investigativa è nata nel maggio 2018 per contrastare lo spaccio in un parco pubblico di Morbegno, situato a poca distanza dalla locale stazione ferroviaria, abitualmente frequentato da ragazzini e famiglie. Lo spaccio avveniva di giorno ad opera di nigeriani richiedenti asilo alloggiati presso una struttura di accoglienza situata nei pressi.
Considerata la difficoltà dovuta agli spazi aperti ed al fatto che lo spaccio avveniva solo di giorno, i carabinieri hanno fatto ricorso alla visione delle immagini estrapolate dall’impianto di video sorveglianza del Comune. Inoltre alcuni abitanti della zona hanno messo a disposizione le proprie abitazioni per effettuare servizi di osservazione.

La perquisizione al centro di accoglienza di Morbegno

Dopo i primi riscontri, i carabinieri hanno perquisito il centro di accoglienza di Morbegno: qui sono stati rinvenuti 350 grammi circa di sostanza stupefacente suddivisa in 14 involucri da circa 25 grammi cadauno. Venivano quindi avviate delle attività tecniche che consentivano di tracciare l’organigramma del gruppo criminale e di individuarne i canali di approvvigionamento.

Le indagini: droga spacciata anche a minori di 14 anni

Nel corso dei mesi di indagine, portata avanti dalla Stazione Carabinieri di Morbegno, sono stati effettuati 5 arresti in flagranza, 5 deferimenti e 25 segnalazioni di consumatori; un centinaio le cessioni documentate, anche nei confronti di minori di anni 14, e qualche centinaio quelle desunte dalle intercettazioni telefoniche effettuate anche nei confronti di soggetti domiciliati in diverse parti d’Italia.

Circa 15 i richiedenti asilo impegnati nell’attività di spaccio locale, i restanti soggetti coinvolti si occupavano dell’approvvigionamento di stupefacente, di organizzare i viaggi dei corrieri, acquistando titoli di viaggio con carte di credito clonate, e di gestire i proventi.

Gli arresti 

14 le persone arrestate destinatarie di ordinanza di custodia cautelare in carcere, 5 quelli che andranno ai domiciliari, mentre 6 sono destinatari di un’ordinanza di applicazione del divieto di dimora nel
comune di Morbegno.

Tra le particolarità è emerso che anche pusher locali italiani si rifornivano dagli spacciatori nigeriani e che questi ultimi, sebbene nel Paese di origine appartenessero a diverse fazioni, sul territorio italiano collaboravano nelle attività di spaccio.

Uno dei destinatari della misura è attualmente imputato in un procedimento penale per tentato omicidio: è accusato di aver violentemente picchiato, in concorso con altri 10 connazionali, un cittadino nigeriano.

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