Usmate, la lite tra negozianti concorrenti finisce a colpi di pistola
Il raid punitivo mercoledì sera nella zona industriale di Usmate. Due persone in ospedale. Indagano i carabinieri di Monza
Prima la rissa, a calci e pungi. Poi la sparatoria, con i carabinieri che hanno trovato sei bossoli sul posto. Mercoledì sera folle ad Usmate, dove due cittadini albanesi, gestori di una rivendita di legno e pellet della zona, sarebbero stati aggrediti da un gruppo - pare di connazionali - per motivi ancora da chiarire.
Bollettino della serata: un quarantunenne residente a Lomagna ricoverato all'ospedale di Merate con una prognosi di trenta giorni per una lesione all'orecchio, la lussazione di una spalla e una frattura la braccio e un ventenne, sempre albanese, medicato e soccorso nello stesso ospedale.
Dalle prime ricostruzioni dei carabinieri di Monza, che indagano sul fatto, sembra che i presunti aggressori abbiano affrontato i rivali all'uscita del locale verso le nove di mercoledì sera. Dopo la colluttazione, violenta, sono stati esplosi alcuni colpi di pistola che, sottolineano i carabinieri a MonzaToday, non hanno ferito nessuno.
Probabile, secondo i militari, che gli spari avessero più uno scopo intimidatorio, senza una vera volontà di colpire qualcuno.
Da una prima ipotesi, anche se i carabinieri inducono alla cautela, sembra che alla base del gesto ci sarebbero screzi di natura concorrenziale, che avrebbero originato un vero e proprio raid punitivo. A quanto pare, infatti, i presunti aggressori avrebbero da poco avviato un'attività di vendita di legno e pellet nella stessa zona di Usmate.