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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Carate Brianza, uno striscione di protesta contro l'accoglienza

"Prima i profughi italiani" recita il messaggio esposto da alcuni militanti di Forza Nuova con un blitz notturno sulla facciata del municipio

Da qualche giorno è stato allestito un centro di prima accoglienza, su disposizione della Prefettura, a Carate Brianza, nei locali della Casa Cantoniera di proprietà della provincia ma insieme alla comunicazione del municipio ai residenti con il malcontento sono arrivate anche le polemiche politiche.

Per esprimere il proprio dissenso con la decisione adottata nella notte di venerdì alcuni militanti di Forza Nuova hanno appeso uno striscione che recita "Prima i profughi italiani" all'ingresso del municipio.

"Perchè nel silenzio, approfittando dell'assenza di tanti Caratesi per le ferie di Agosto e senza comunicazioni ufficiali, la Prefettura con la complice collaborazione dell'Amministrazione comunale, nella ex casa Cantoniera rimodernata in fretta e furia con i soldi dei cittadini, sono già stati inseriti degli immigrati. Sono circa una ventina, ci sono sembrati Pakistani. Non basta perchè, oltre agli 800 immigrati ospitati a spese dei contribuenti brianzoli per non si sa quanto tempo (gli hub provinciali sono già 4: Monza, Limbiate, Agrate e Carate), la prefettura è già pronta per accogliere altri immigrati in tutta la Provincia monzese" si legge in una nota di rivendicazione del gesto.

"Ricordiamo che per ogni sedicente profugo sono stanziati 35 Euro al giorno, con vitto e alloggio. Si riammodernano senza problemi case cantoniere o vecchi ospedali, non mancano mai i fondi per accogliere e da spartire tra politici, cooperative e scafisti. Il Business dell'accoglienza è così remunerativo che in Italia facciamo a gara per avere nuovi centri e nuovi schiavi travestiti da profughi" aggiungono i militanti.

"Ci sono gli Italiani da aiutare. Prima i "profughi " Italiani" conclude la nota.

Intanto la Prefettura ha pubblicato un nuovo bando per l'accoglienza in scadenza a settembre per individuare soggetti che gestiscano l'accoglienza e i servizi ad essa connessi per circa 450 nuovi arrivi stimati. 

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