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Stalkiing / Brugherio

Telecamere in casa della compagna per spiarla poi minaccia di diffondere le sue foto intime

Per un uomo di 52 anni è scattato il divieto di avvicinamento. L'indagine dei carabinieri

Una gelosia diventata morbosa tanto da arrivare a installare delle telecamere nell'abitazione della compagna, per spiarla a sua insaputa. E, dopo la decisione da parte della donna di porre fine alla relazione, insieme a uno schiaffo erano arrivate anche le intimidazioni con la minaccia di diffondere alla famiglia delle foto che la ritraevano in atteggiamenti intimi. 

Ora un uomo di 52 anni a Brugherio è stato raggiunto da una ordinanza che impone il divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi frequentati dalla donna, eseguita dai carabinieri ed emessa dal gip del tribunale di Milano su proposta della locale Procura della Repubblica. L'uomo dovrà rispondere di atti persecutori, interferenze illecite nella vita privata e accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico ai danni della ex compagna 47enne. 

Le indagini

Secondo quanto emerso dalla denuncia nel corso della relazione, l’uomo avrebbe cominciato ad assumere atteggiamenti gelosi, imponendo alla compagna di scegliere fra lui e le sue amicizie, fino a impedirle di frequentare la propria famiglia d’origine. Per avere un costante controllo sulla consorte, inoltre, aveva installato delle videocamere nella sua abitazione, monitorandola a sua insaputa all’interno delle mura domestiche e ascoltando così le sue conversazioni telefoniche. Poi, dopo averle sferrato uno schiaffo al volto quando lei aveva deciso di lasciarlo, l'avrebbe minacciava di condividere una foto che la ritraeva in atteggiamenti intimi con i suoi contatti personali e lavorativi.

I carabinieri della compagnia di Monza hanno raccolto gli elementi necessari per ricostruire la situazione, ascoltando anche testimoni e permettendo alla procura della Repubblica di Milano di richiedere una misura cautelare. All'uomo sono stati sequestrati anche i dispositivi elettronici e gli account che avrebbe usato per controllare la ex compagna: il materiale è stato sottoposto a sequestro in attesa di ulteriori accertamenti.

Il comportamento del 52enne è stato definito dal gip “una vera e propria persecuzione” nei confronti della donna con atteggiamenti "lesivi della sua dignità e reputazione, oltre che riservatezza”. E lei si era ritrovata costretta a modificare le proprie abitudini di vita, arrivando ad avere paura per la propria incolumità.

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