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Cronaca

Truffe in Brianza, vecchi e nuovi trucchi con cui i malintenzionati raggirano i pensionati

Due episodi in pochi giorni

Falsi assicuratori, impostori travestiti da dipendenti comunali. Sono infiniti i travestimenti che i truffatori utilizzano per ottenere sempre lo stesso scopo: truffare gli anziani.

Le «prede» più facili, perché incapaci di difendersi e a volte perfino di capire in tempo che hanno di fronte un impostore. Venerdì scorso una pensionata di 79 anni, di Muggiò, è stata contattata al telefono da un assicuratore. Il professionista ha cercato di convincerla a farsi consegnare 3500 euro, a suo dire necessari per liberare il figlio trattenuto in una caserma dai carabinieri. Insospettita, la donna ha chiamato i carabinieri. Quelli veri. E i militari hanno rassicurato la donna, convincendola che non era vero niente e costringendo il truffatore alla fuga.

Lunedì scorso invece un falso dipendente comunale si è presentato a casa di un 76enne di Desio, con la scusa di controllare la qualità dell’acqua. Con modi gentili e un tono convincente, il truffatore è riuscito a convincere il pensionato a riporre denaro e gioielli nel frigorifero (come ogni volta, sostenendo che il controllo poteva danneggiarli). L’uomo ha eseguito gli ordini e si è visto sottrarre circa 300 euro.

Quando si è allontanato, l’impostore è scomparso con i soldi.

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