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Cronaca Triante / Via Adigrat

Mostrano un falso distintivo poi derubano coppia di anziani a Monza

Con la scusa di dover controllare la presenza di una sostanza tossica nelle condutture dell'abitazione per il pericolo di esplosioni due malviventi sono riusciti a entrare in casa

Ci hanno provato per ben due volte. Dopo che il primo tentativo di raggiro ai danni di una donna sola di 78 anni, in via Montelungo, non era andato a buon fine, si sono impegnati di più e hanno fatto di tutto per sembrare più convincenti.

Così due truffatori la settimana scorsa sono entrati in azione in una villetta di via Adigrat a Monza dove vive una coppia di anziani di 91 e 85 anni. Hanno suonato il campanello e si sono qualificati come appartenenti alle forze dell'ordine: uno con un cappellino in testa con la scritta polizia e l'altro con un falso distintivo da carabiniere. Hanno spiegato alla donna di essere stati incaricati di verificare l'eventuale presenza nelle tubature dell'acqua di una sostanza pericolosa, forse mercurio, che avrebbe potuto generare delle piccole esplosioni.

Spaventata, la signora ha aperto la porta e ha fatto entrare i due in casa. Dopo una prima ispezione lungo i due piani dell'abitazione i malintenzionati hanno aperto i rubinetti dei bagni e per rendere ancora più convincente la propria versione hanno spruzzato dello spray al peperoncino che ha allarmato i coniugi. Un "colpo di scena" finale che ha convinto la coppia che ha infine mostrato ai due il luogo dove venivano custoditi oro e gioielli per metterli al sicuro. 

L'uomo ha prelevato dall'armadio della camera da letto un sacchetto con monili e qualche migliaio di euro in contanti: una volta visto il bottino i due ladri non hanno esitato e non hanno nemmeno portato a termine la recita. Uno dei truffatori ha strappato di mano i gioielli e il denaro all'uomo prima di allontanarsi e scappare via. 

Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Questura di Monza che ora indagano per rintracciare i responsabili. Sulla base della testimonianza fornita dalle vittime si tratta di due uomini, entrambi alti all'incirca un metro e sessanta, senza alcuna inflessione dialettale. Uno dei due porta capelli lunghi, con un taglio simile al caschetto e la barba incolta: indossava pantaloni e giubbetto scuri con inserti arancioni all'altezza del petto. Il secondo uomo invece aveva in testa un cappellino con la scritta "Polizia". 

Lo stesso tentativo di raggiro pochi minuti prima, nella stessa giornata, era stato tentato anche ai danni di un'altra donna, in via Montelungo. Sull'episodio ora indaga la polizia di Stato che invita i cittadini a non far accedere alle abitazioni sconosciuti e a verificare, con una chiamata al 112 o alle forze dell'ordine, l'eventuale identità di incaricati o tecnici. "E' importantissimo costruire una rete di solidarietà con amici, familiari o vicini" spiegano dagli uffici di via Montevecchia da dove la polizia invita i cittadini anche a segnalare con tempestività i tentativi di truffa e raggiro. 

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