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Spara e uccide un ladro in casa: indagato per eccesso di difesa

L’uomo, un pensionato, ha aperto il fuoco contro il ladro, un ventottenne dell'Est, e lo ha ucciso. Si era procurato l’arma dopo i tanti furti subiti. E’ stato ascoltato dai carabinieri: è indagato per eccesso colposo di difesa

Quei rumori nella notte gli hanno fatto tornare in mente i tanti furti subiti in passato. Così, questa volta, non ci ha pensato due volte: ha preso la sua pistola, si è alzato e ha aperto il fuoco contro quella sagoma che gli veniva incontro nel buio. 

E’ questo, secondo la ricostruzione dei carabinieri, il film del furto finito in tragedia nella notte tra lunedì e martedì in un appartamento al secondo piano di una villetta in via Cagnola a Vaprio d’Adda.

A restare sul pavimento, senza vita, è stato un ragazzo dall'età apparente attorno ai trenta anni, ma ancora non identificato . Ad aprire il fuoco, invece, è stato Francesco S., il sessantacinquenne proprietario di casa, che aveva deciso di procurarsi una pistola - detenuta regolarmente - proprio dopo i tanti incubi vissuti in passato. 

A dare l’allarme, nel cuore della notte, è stata la nuora del pensionato, che ha chiamato il 118. I medici intervenuti, però, non hanno potuto far altro che constatare il decesso e lasciare la scena ai carabinieri di Vimercate che erano già stati chiamati da una vicina e che ora indagano sul caso. 

Secondo quanto raccontato dallo stesso proprietario di casa ai militari, l’uomo ha sparato contro una persona che gli veniva incontro con qualcosa in mano, presumibilmente una torcia. Poi, è uscito e ha sparato altri due o tre colpi in aria, vedendo due complici della vittima fuggire. 

Il ladro è morto praticamente sul colpo, colpito al petto: i carabinieri lo hanno trovato senza le scarpe e con i calzini sulle mani, messi probabilmente per non lasciare impronte durante il colpo. 

Ad avvertire le forze dell'ordine era stata una vicina di casa la cui figlia, rincasando, aveva visto due persone sospette all'esterno del muro di cinta. Sembrava che stessero cercando di scavalcare ma che si fossero fermati proprio per la presenza della ragazza in auto. 

Secondo le prime indiscrezioni, la procura di Monza procederà contro Francesco S. per eccesso colposo in legittima difesa. 

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