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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Libertà / Viale Sicilia

Costringe una prostituta a un rapporto sotto minaccia delle armi

Ad accorgersi che qualcosa non andava e a preoccuparsi perchè la "collega" non tornava è stata un'amica: le due donne si sono lanciate all'inseguimento dell'auto dell'uomo che le ha però fatte spaventare con una pistola

Sono le 4 della notte tra sabato e domenica quando dalla zona nei pressi di viale Sicilia parte una chiamata d'emergenza al 112 da parte di una donna che chiede aiuto perchè una sua amica è stata violentata sotto la minaccia delle armi.

A comporre il numero è una prostituta che ha soccorso e assistito una "collega" aggredita e violentata da un cliente. 

Quando la giovane vittima è salita in auto con l'uomo con cui ha pattuito il prezzo e la prestazione non pensava che sarebbe diventato il suo incubo: i due si sono allontanati tranquillamente insieme e poi si sono appartati. Dopo poco tempo, quando la ragazza ha iniziato a rivestirsi, concluso il suo "lavoro", l'uomo si è opposto, minacciandola con un coltello per farle continuare la prestazione.

A insospettirsi che qualcosa non andasse è stata la "collega" della ragazza che non vedendola tornare ha preferito andare personalmente a controllare cosa stesse succedendo. Quando si è avvicinata all'auto ha sentito la ragazza gridare e ha immediatamente aperto la portiera della macchina facendola scendere. Il cliente è partito a tutta velocità, tentando la fuga. 

Le due prostitute però non si sono lasciate intimorire e sono salite anche loro su un'auto e si sono lanciate all'inseguimento del fuggitivo. Dopo un breve tratto di strada l'uomo è sceso e ha puntato loro una pistola.

L'arma le ha fatte desistere dal continuare l'inseguimento e le ha spaventate ma non ha impedito alle due donne di fornire agli agenti del commissariato di viale Romagna, accorsi sul posto in seguito alla richiesta di aiuto, il modello e la targa del mezzo.

Tramite questi dati gli investigatori sono riusciti a individuare il soggetto in seguito ad alcuni accertamenti: l'uomo è un cittadino di origine cubana di 45 anni senza precedenti alle spalle, residente insieme alla moglie a Monza. Gli agenti hanno bussato alla sua porta e lo hanno trovato a spiare da dietro una tenda quanto stava succedendo sotto casa sua, nella speranza di non coinvolgere la compagna.

Il 45enne ora si trova in carcere a Monza e su di lui pende un provvedimento di fermo per indiziato di delitto per violenza sessuale aggravata e una denuncia per porto di armi e oggetti atti a offendere. Durante la perquisizione i poliziotti hanno trovato nell'auto segnalata dalle due lucciole una pistola semiautomatica, un coltello e un machete. 

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