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Parte il WiFi pubblico, gratis e illimitato. I soldi? Dalla pubblicità

Il Comune presenta lunedì il nuovo servizio urbano di connessione alla rete senza fili. Avrà una velocità tra i 4 e i 20 Mb al secondo e sarà disponibile inizialmente in 14 punti della città, a partire da biblioteche e luoghi pubblici.

MONZA – Parte il WiFi pubblico a Monza. E sarà gratuito, accessibile a tutti, illimitato e con velocità da 4 a 20 Mb al secondo. Anche Monza è finalmente pronta ad aggiornarsi al terzo millennio e lunedì mattina della prossima settimana il Comune presenterà il nuovo servizio di connessione alla rete che sarà disponibile in almeno 14 punti della città.

La sperimentazione è iniziata in inverno, dopo che è stato selezionato il fornitore della connessione, la società Brianzatel srl di Merate che ha vinto la gara pubblica avvenuta a fine 2012 con 14 imprese concorrenti. La rete WiFi monzese, secondo l’accordo tra Comune e fornitore, prevede che inizialmente parta con un minimo di 14 hot spot (punti di connessione) e secondo le indicazioni date in inverno dall’assessorato ai Sistemi informatici, nella prima fase darà copertura a tutte le biblioteche comunali, ai centri civici, agli sportelli pubblici frequentati dai cittadini e anche qualche piazza e strada ancora da decidere.

La banda fornita darà una velocità di connessione tra i 4 e i 20 Mb al secondo variabile a seconda del numero di utenti che contemporaneamente condivideranno la rete, con un minino garantito mai inferiore a 1 Mb al secondo. L’accesso sarà aperto a tutti a seguito di un’autenticazione attraverso email oppure sms, e darà diritto a navigare gratuitamente senza limiti di tempo.

E tutto sarà gratuito anche per le casse comunali perché pagato dalla pubblicità. Nella schermata di navigazione sarà presente un banner dove passeranno degli annunci pubblicitari che saranno gestiti dal fornitore il quale, in cambio, si farà carico di tutti i costi del servizio e degli impianti necessari. Il Comune però potrà controllare il contenuto dei messaggi pubblicitari e imporrà un disciplinare perché siano vietati messaggi promozionali su tabacco, alcol, gioco d’azzardo, pornografia o quanto possa creare turbamento tra le persone.

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