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Economia Brugherio

Non si sblocca il caso Candy: ci si rivede a maggio

Azienda e maestranze si sono date appuntamento attorno ai tavoli del ministero per cercare un accordo. C'era anche la Regione. Gli operai: "Le nostre istanze sono ragionevoli".

BRUGHERIO - Ci si rivede ai primi di maggio.  Un incontro "interlocutorio" e non risolutivo quello di martedì al ministero dello Sviluppo Economico per parlare del caso Candy. Attorno a un tavolo c'erano Fim, Fiom, Rsu, Regione Lombardia, le province di Monza e Lecco e il sindaco di Santa Maria Hoè, oltre ai rappresentanti dell'azienda e al dirigente del dicastero che segue il caso dell'impresa brianzola. "Troppo presto per parlare di soddisfazione, aspettiamo i risultati - commenta a margine Claudio Cerri, segretario generale di Fiom Brianza - ma i tecnici del ministero hanno trovato le nostre istanze ragionevoli. L'azienda non fa politica industriale, ma una politica commerciale improntata al massimo profitto". 
I sindacati chiedono di mantenere i volumi produttivi a Brugherio, dichiarandosi pronti a venire incontro alla proprietà sul piano organizzativo. Gli uomini del ministero, guidati dal dirigente Di Meo, hanno chiesto all'azienda quali siano le condizioni per mantenere i volumi produttivi in Brianza: una sorta di lista della spesa che dovrà essere presentata nel corso del prossimo faccia a faccia previsto per i primi di maggio. 
I lavoratori sono stati informati dell'esito; martedì prossimo è prevista un'assemblea. 

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