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Honeywell, rischiano in venti: trasferimento all'estero

Lunedì mattina dopo un'assemblea, si è svolto lo sciopero di un'ora con presidio delle portinerie dalle 11,30 alle 12,30. In tutto i lavoratori sono 350

MONZA - I lavoratori della Honeywell, industria metalmeccanica che è specializzata in impianti anti-incendio e di sicurezza e che ha la sede centrale a Monza, hanno annunciato una mobilitazione contro il trasferimento di parte delle attività in Scozia e in Repubblica Ceca. In quest'ambito, lunedì mattina dopo un'assemblea, si è svolto lo sciopero di un'ora con presidio delle portinerie dalle 11,30 alle 12,30. Lo ha reso noto il sindacato Usb.

LE RAGIONI - In particolare - spiega il sindacato di base - i circa 350 dipendenti si oppongono al progetto di trasferire le attività di assistenza clienti e contabilità mettendo a rischio circa 20 posti di lavoro femminili. "La proposta di trasferire fuori dall'Italia altre attività - afferma Angelo Pedrini, dell'Usb - non è accettabile e non é condivisibile perché rende più difficile il rapporto diretto con il cliente, compromette il fatturato e pregiudica altri posti di lavoro. La continua centralizzazione di settori diversi non migliora la presenza Honeywell anzi, l'insistente standardizzazione e la difficoltà a risolvere da remoto i problemi rende inevitabile ritardi nella loro risoluzione , crea diseconomie e finisce per giustificare la riduzione dei volumi e dei diversi prodotti costruendo nei fatti una riduzione del fatturato in Italia".
(ANSA)

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