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Economia

In pochi mesi in Brianza quasi 3mila incidenti sul lavoro e due morti: l'allarme dei sindacati

"Occorre quindi rafforzare l’attività di prevenzione e controllo nei luoghi di lavoro" osservano i responsabili di Cisl Lombardia. I numeri

Quasi 3mila incidenti sul lavoro in Brianza in pochi mesi di cui due mortali.

A dare i numeri e a fotografare la situazione è la Cisl Lombardia che ha sottolineato come la ripresa produttiva post covid si accompagni a un aumento degli infortuni sul lavoro. La conferma arriva da un’analisi condotta dal dipartimento Salute e sicurezza della Cisl Lombardia sulla base degli ultimi dati Inail, relativi al periodo gennaio/maggio 2020 e 2021. Con la ripresa delle attività produttive e dei servizi riprendono dunque anche gli infortuni, spiegano i responsabili della Cisl Lombardia secondo i quali i dati evidenziano che nulla è cambiato rispetto al passato, che non c’è stata nessuna inversione del trend negativo.

"Occorre quindi rafforzare l’attività di prevenzione e controllo nei luoghi di lavoro – osservano i responsabili di Cisl Lombardia -. Con Regione Lombardia e le Prefetture abbiamo avviato un confronto per definire concrete e attuabili misure di rafforzamento delle attività ispettive e di potenziamento del personale dei servizi di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro".

A fine maggio sono stati 8.314 gli incidenti sul lavoro denunciati, contro i 5.605 di maggio 2020 (+ 48%). Guardando poi complessivamente ai primi 5 mesi del 2021, il trend di calo rispetto al 2020 si riduce e passa da un -13,70% del periodo gennaio/aprile a un -9,74% per il periodo gennaio/maggio.
La conferma arriva anche dall’analisi per macro-settori nei quali si sono evidenziati primi segnali di ripresa dell’attività produttiva ed anche degli infortuni. Aumentano le denunce di infortunio nell’industria (+ 37%), nell’artigianato (+27%), attività in conto stato (+28%),. In calo, invece, gli infortuni nel terziario (-30%), dove la situazione è di stallo o difficoltosa.

Il fattore covid

Sul dato degli infortuni mortali pesa il fattore Covid-19. Tra gennaio e maggio sono stati registrati complessivamente 56 infortuni mortali, nello stesso periodo del 2020 erano stati 104. Rispetto all’anno scorso, va rilevato, c’è stata però una diminuzione di infortuni mortali per Covid-19 (-72) e un aumento di quelli non Covid-19 (+24). Il preoccupante trend infortunistico in aumento si riflette anche nel dato dei casi mortali di maggio 2021: sono stati 10 (nel 2020 erano stati 4), nonostante il netto calo generale della mortalità da Covid-19.

"Infortuni in crescita anche in Brianza e nel Lecchese. In Brianza, tra maggio e giugno 2021, si sono registrati 2.934 casi (due mortali), contro i 2.920 dello stesso periodo del 2020 (uno mortale) Nel Lecchese 1.460 (2021) contro i 1.473 (2020)" si legge nella nota.

«I dati confermano che la diminuzione degli infortuni era ed è dettata dalla chiusura e dal rallentamento delle attività produttive, delle scuole e dal lavoro agile o remoto – commentano i responsabili della Cisl Lombardia – e non da investimenti per la salute e sicurezza o da una crescita culturale di cui abbiamo invece assolutamente bisogno».

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