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Economia Carate Brianza

Canali, i 134 licenziamenti arrivano in Regione, M5S: "La situazione è grave e inaccettabile"

La settimana prossima una delegazione incontrerà Laura Boldrini

Riflettori ancora puntati sulla vicenda Canali e i 134 lavoratori (per la maggior parte donne) licenziati

Giovedì mattina, in Commissione regionale Attività Produttive e occupazione, si è tenuta l'audizione richiesta dal M5S con i rappresentanti delle lavoratrici, le istituzioni locali e i rappresentanti della ditta Canali. "La situazione è grave e inaccettabile; l'azienda è solida e fa ancora utili per più di 8 milioni di euro all'anno. Nonostante i sacrifici chiesti ai lavoratori negli ultimi anni, con un piano di razionalizzazione con 75 fuoriuscite e 40 persone che sono passate dal full time al part time, la Canali ha deciso di chiudere lo stabilimento di Carate Brianza e lasciare a casa 134 lavoratrici" ha detto Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle.

"Questo è un film già visto nelle multinazionali, ma stiamo parlando di un'azienda storica a gestione familiare presente da più di cento anni sul territorio e che deve il proprio successo a coloro che hanno sacrificato la vita lavorando lì per anni. In questo caso deve prevalere la responsabilità sociale dell'impresa: non è tollerabile che a fare le spese di una scelta aziendale siano oltre 130 famiglie. Noi continueremo a seguire da vicino la situazione e a sollecitare le Istituzioni a tutti i livelli perché si trovi una soluzione che non sacrifichi, ancora una volta i lavoratori e l'occupazione" ha aggiunto Corbetta.

La settimana prossima, un gruppo di dipendenti della Canali incontrerà la Presidente della Camera Laura Boldrini. 

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