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Economia

Rivoluzione "Buoni pasto": diventano "moneta corrente per fare la spesa"

Cosa cambia

Il Governo con un decreto varato dal Ministero dello Sviluppo Economico che entrerà in vigore dal 9 settembre ha introdotto una modifica dell'utilizzo dei buoni pasto, il mezzo di pagamento usato da aziende pubbliche e private alternativi al servizio mensa.

Le novità per i buoni pasto riguardano i giorni in cui possono essere utilizzati e il numero di buoni pasto che può essere usato cumulativamente.

Il nuovo decreto stabilisce che i buoni pasto potranno essere concessi anche ai lavoratori part-time e non solo a quelli assunti a tempo pieno, purchè subordinati: i buoni pasto potranno essere attribuiti anche ai lavoratori per i quali non è prevista la pausa pranzo. Notevole differenza rispetto al passato, poi, è quella per la quale i buoni pasto potranno essere assegnati anche ai collaboratori dell’azienda che non sono però lavoratori subordinati. I buoni pasto dovranno essere emessi in forma cartacea, ed indicare:

- il codice fiscale o la ragione sociale del datore e della società che li emette a norma di legge

- il valore del buono pasto espresso in euro

- il termine entro il quale i buoni vanno utilizzati

- lo spazio per la firma del lavoratore e del timbro dell’esercizio dove vengono spesi

I buoni pasto non possono essere ceduti a soggetti diversi dal beneficiario, neanche a titolo gratuito: il buono pasto, quindi, non può essere né venduto, né donato. Esistono anche buoni pasto in formato elettronico aventi, nella loro struttura digitale, gli stessi elementi e requisiti dei buoni pasto cartacei.

Dove utilizzare i buoni pasto

I buoni pasto possono essere usati presso bar, supermercati, mense e spacci aziendali, agriturismi, ittiturismi, mercati rionali. I buoni pasto vanno usati per intero, cioè per tutto il valore indicato nel documento, e non danno diritto ad ottenere resto. Sono infatti documenti di legittimazione e non titoli di credito.

Cumulabilità e giorni di utilizzo dei buoni pasto

Le nuove norme stabiliscono che i buoni pasto possono essere utilizzati anche cumulativamente: il limite massimo di buoni pasto spendibili nello stesso esercizio è pari ad otto. Inoltre, con le nuove norme i buoni pasto potranno essere utilizzati anche in giornate non lavorative. 

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