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Emergenza climatica. In Brianza chi è davvero pronto a passare dalle parole ai fatti?

I Verdi di Monza e Brianza hanno inviato a tutti i sindaci dei 55 comuni della Provincia di Monza e Brianza e agli assessori di competenza una proposta di delibera per intraprendere azioni concrete sul territorio contro il cambiamento climatico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MonzaToday

Vogliamo fare qualcosa di concreto. Ora. Qui, in Brianza. Possiamo e dobbiamo tradurre questa mobilitazione mondiale iniziata con gli scioperi per il clima (Global strike for future) e tutte le manifestazioni contro il cambiamento climatico in azioni sul nostro territorio. Per il nostro territorio. Come? Noi Verdi di Monza e Brianza abbiamo inviato a tutti i sindaci dei 55 comuni della Provincia di Monza e Brianza e agli assessori di competenza una proposta di delibera che non si limita alla dichiarazione di emergenza climatica, che resta sempre una necessaria assunzione di responsabilità politica, ma che propone metodi e strumenti concreti per indirizzare le scelte politiche. Indirizzarle verso una vera riduzione delle emissioni, indispensabile per mitigare i preoccupanti effetti dei cambiamenti climatici che colpiscono anche la nostra provincia. Gli amministratori locali possono fare molto. Questo è un invito e una possibilità di passare dalle parole ai fatti. Quali e quanti amministratori di questi 55 comuni sono pronti ad accettare e provare a vincere le sfide a cui il cambiamento climatico ci ha già messo di fronte? Leggi la proposta di delibera che abbiamo inviato a tutti i comuni della provincia di Monza e Brianza. OGGETTO: DICHIARAZIONE DI EMERGENZA CLIMATICA E IMPEGNI CONCRETI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: da mesi è in corso una mobilitazione mondiale ispirata dalle azioni della giovane attivista svedese Greta Thunberg che ha visto numerosi cittadini, soprattutto giovani, partecipare a scioperi per il clima (Global strike for future) e manifestazioni contro il cambiamento climatico organizzati da associazioni e movimenti (Fridays for future); il mondo scientifico ha chiaramente dichiarato (in ultimo nel rapporto IPPC dell’8 ottobre 2018) l’emergenza dell’attuale situazione climatica e l’urgenza di interventi concreti e rapidi nella lotta ai cambiamenti climatici da adottare anche livello locale e in particolare nei comuni; oltre a promuovere un cambiamento individuale degli stili di vita, è fondamentale che in ogni settore dell'Amministrazione comunale siano presi in considerazione gli effetti delle scelte in termini di emissioni climalteranti; le politiche locali devono orientarsi, da subito, verso l’adozione di modelli sostenibili, l’impiego di fonti rinnovabili, il ricorso all’economia circolare, la riduzione dei consumi e l’abolizione di ogni sfruttamento sconsiderato dei beni naturali stabilendo come obiettivo prioritario quello della salute, del benessere collettivo e della conservazione delle risorse per le generazioni future. Considerato che: i cambiamenti climatici causati dalle attività umane sono evidenti già oggi e non colpiscono solo paesi lontani ma anche le nostre città e i nostri comuni, come dimostrano i sempre più frequenti eventi meteorici estremi e le ondate di calore estive; in Lombardia, e in particolare nella provincia i Monza e Brianza, l’elevato livello di consumo di suolo influisce ancor di più su queste problematiche, peggiorando la vivibilità e la sicurezza sanitaria e aumentando i costi sociali che si ripercuotono sulle risorse pubbliche; la realizzazione di azioni per la riduzione delle emissioni climalteranti aiuta anche a migliorare la qualità dell’aria, altro fattore ambientale critico per la nostra regione e per l’intera Pianura Padana. Visti: gli accordi di Parigi del 2015 sul contenimento dell’aumento della temperatura media ben al di sotto della soglia di 2 °C rispetto ai livelli pre-industriali; gli obiettivi del Patto dei Sindaci, un movimento globale lanciato e sostenuto dall'Unione europea, attraverso il quale gli enti locali si impegnano per la riduzione del 40% delle emissioni entro il 2030 e, nella maggior parte dei paesi, per l’azzeramento delle stesse entro il 2050; gli strumenti a disposizione dei comuni per definire e attuare le politiche di sostenibilità e per raggiungere gli obiettivi previsti tra cui il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima che, oltre agli obiettivi di mitigazione, aggiunge azioni di adattamento ai cambiamenti climatici; i possibili finanziamenti che fondi europei, fondazioni bancarie, ecc. mettono a disposizione per politiche e azioni in tema di contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici. Ritenuto opportuno, per le considerazioni sopra esposte, rispondere concretamente alla mobilitazione popolare in atto. Rilevato che sul presente atto non occorre acquisire pareri di regolarità tecnica e contabile trattandosi di iniziativa che rimanda a successivi e specifici atti l'attuazione degli impegni. DELIBERA Di riconoscere e dichiarare lo stato di emergenza climatica come assunzione di responsabilità politica. Di perseguire in ogni ambito e in ogni sede il rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti e in particolare quanto definito negli accordi di Parigi del dicembre 2015 e, dove è possibile, fare di più per migliorarli. Di impegnare l’intera struttura comunale nell’attuazione di politiche per ridurre le emissioni e rendere il nostro territorio meno vulnerabile agli effetti negativi dei cambiamenti climatici promuovendo, per questo scopo, la collaborazione e il coordinamento tra gli enti territoriali. (Qualora non ancora previsto) di predisporre e approvare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) finalizzato ad indicare azioni, costi e impegni per la riduzione delle emissioni climalteranti , nell'ottica del coordinamento internazionale che l'Unione Europea ha avviato da tempo. Di attivarsi per la sensibilizzazione della cittadinanza sul tema dei cambiamenti climatici e per informare, educare e orientare i cittadini verso comportamenti e stili di vita sostenibili, contributo essenziale per completare l'impegno preso dall'amministrazione comunale.

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