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San Gerardo: emergenza sangue estate, collaborazione perfettamente riuscita

Emergenza sangue estate. Perfetta collaborazione tra Ospedale San Gerardo e Avis Monza: tra luglio e agosto sono stati garantiti i numeri necessari per consentire all'ospedale di avere le necessarie scorte di sangue per mantenere le prorpie attività sanitarie.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MonzaToday

Emergenza sangue, non quest'estate a Monza. E' perfettamente riuscita la collaborazione tra Avis Monza e Ospedale San Gerardo per garantire la necessaria scorta di sangue impiegata nelle molteplici attività sanitarie del nosocomio. Dopo un'estate 2012 "in riserva", l'ospedale monzese aveva contattato per tempo l'Avis comunale affinché organizzasse un costante "flusso" di donatori anche per il mese di agosto. La richiesta del San Gerardo era precisa: 60 donazioni di sangue e 5 aferesi multiple al giorno.

I numeri finali sono quelli vincenti. Tra il 22 luglio e il 31 agosto i donatori di Avis Monza e delle Avis del circondario che si sono recati al San Gerardo hanno mantenuto una media di 61 al giorno, con un picco di 106 e un minimo di 39. Per le aferesi multiple la media è stata di 5,4. Missione compiuta.

Tanta è la soddisfazione in casa Avis «I nostri donatori hanno risposto egregiamente al grande lavoro di chiamata fatto da Avis Monza e dalle altre che afferiscono al San Gerardo» dice una raggiante Andreina Fumagalli, presidente di Avis Monza. Tutto ciò è stato reso possibile da un rodato sistema di prenotazione che ha però richiesto qualche sforzo ulteriore.

«E' un meccanismo semplice e complesso allo stesso tempo, perché in condizioni di emergenza estiva è stato necessario chiamare i donatori per incentivare le donazioni - spiega la presidente Fumagalli - Ogni singola Avis Comunale ha un archivio informatizzato con i dati dei propri donatori, quindi è possibile sapere quali sono i donatori disponibili in questo periodo. Sul nostro sito è sempre presente l'appello a donare e i donatori possono vedere quali gruppi sanguigni sono "in riserva" e quali hanno scorte sufficienti, ma il nostro punto di forza è la telefonata: i volontari chiamano gli iscritti e li invitano a donare. E' un lavoro impegnativo, perché su dieci telefonate otteniamo tre o quattro conferme di prenotazione, ma alla lunga il risultato arriva».

I risultati ottenuti questa estate dimostrano che questa è la strada da perseguire. Insieme a Roberto Saini, presidente di Avis Provinciale, la presidente Fumagalli ha parole d'elogio per tutti gli avisini «Come Avis Monza, ma il discorso vale anche per tutte le Avis del territorio, ringrazio tutti i donatori che finora ci hanno permesso di raggiungere questi risultati e ringrazio tutti volontari presenti nelle singole sedi Avis, perché il loro lavoro è stato fondamentale».

Anche dall'Ospedale San Gerardo giungono parole di ringraziamento e di soddisfazione.

«E' andata molto bene, soprattutto rispetto all'anno scorso» ha detto il dottor Fabio Rossi, direttore del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del San Gerardo «Siamo riusciti a far fronte a una richiesta di sangue superiore al solito dovuta all'intensa attività di trapianto di midollo. C'è stata un'inusuale concentrazione, tra metà luglio e agosto, di trapianti allogenetici (con midollo proveniente da un donatore, ndr), però ce l'abbiamo fatta e abbiamo effettuato una dozzina di trapianti utilizzando il sangue raccolto nella nostra struttura. Abbiamo anche avuto un paio di politraumi che però abbiamo ben gestito dal punto di vista trasfusionale». E' proprio l'attività trasfusionale midollare a rendere l'ospedale monzese tanto bisognoso non solo di sangue ma anche di piastrine «La raccolta di sangue è andata molto bene, qualche difficoltà in più per quella di piastrine: per queste abbiamo fatto ricorso ad alcune unità provenienti dagli ospedali di Vimercate e Lecco».

Un trapiantato di midollo può avere bisogno anche di due unità di piastrine al giorno nell'immediato post operatorio. Ecco una nuova sfida per Avis, quella della raccolta di piastrine, sfida che Avis Monza e tutta la Brianza dovrà raccogliere e, come sa fare, dovrà vincere.

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